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QUANDO QUELLI DEL NO AL COMUNE DI LUNI NON HANNO PIU' ARGOMENTI......ARRIVANO I RINFORZI

Post n°264 pubblicato il 08 Dicembre 2013 da eliogente

Leggo sul Secolo XIX di oggi , 8 Dicembre, l'intervista fatta a Nilo Parentini, uno dei più convinti oppositori alla fusione tra i Comuni di Ortonovo e Castelnuovo e la nascita del grande Comune di Luni. Non entro in merito al fatto che quel signore si faccia portavoce di tutto il Movimento 5 stelle, il che mi sembra strano perché ad Ortonovo, ad esempio, i Pentastellati ancora non si sono espressi sul voto. Mi secca però che, non avendo altri argomenti validi a sostegno della  scialba intervista, il giornalista  cerchi la rissa stuzzicando i sarzanesi per convincerli a scendere in campo  e rivendichino, loro,  "diritto"di assumere il nome di Luni.  Per dare forza all'articolo e alle polemiche, si  tirano in ballo argomenti storici alquanto obsoleti. Quasi tutti sanno che dopo l'abbandono della città di Luni da parte della Curia vescovile, tutta la pianura fino al mare passò sotto la giurisdizione dei Comuni di Ortonovo e Nicola. Solo  verso la metà del  '500, col prosciugarsi delle paludi, i sarzanesi iniziarono ad avanzare pretese su quelle terre, che ottennero solo dopo tre secoli di battaglie legali e scontri fisici, escluse però le vestigia di Luni che rimasero agli ortonovesi., come lo sono tuttora.  Riguardo allo stemma comitale lunense col motto che campeggia sul palazzo comunale di Sarzana risale appena alla fine del secolo XIX. Infine non mi risulta che Sarzana abbia mai fatto richiesta di assumere il glorioso nome di Luni, e sarebbe ridicolo che solo ora ne rivendicasse il toponimo. Quindi è meglio lasciar cadere l'argomento  "storia locale", anche perché i sarzanesi con la fusione tra i due Comuni di Castelnuovo e Ortonovo c'entrano come i cavoli a merenda.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea F. il 08/12/13 alle 17:53 via WEB
La posizione dei pentastellati di Ortonovo e' stata gia' esposta, anche dal sottoscritto in qualita' di responsabile della comunicazione su questo blog, piu' volte. Siamo favorevoli alla nascita del Comune di Luni. Nei prossimi giorni verra' diffuso un ulteriore comunicato stampa in merito per evitare che quanto esposto da Castelnuovo in Movimento e, a vario titolo, dai suoi singoli esponenti, venga percepito come posizione unitaria del Movimento.
(Rispondi)
 
eliogente
eliogente il 08/12/13 alle 18:01 via WEB
Andrea, non avevo dubbi! I conti coi partiti che ci hanno portato allo sfascio li faremo alle elezioni per il nuovo sindaco di Luni! Strano che non lo capiscano quelli di Castelnuovo in movimento che si sono alleati con personaggi politici, icona della vecchia partitocrazia.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 08/12/13 alle 18:56 via WEB
Spiegatemi per favore, come funzionano le percentuali dei voti e votanti,nel referendum del 9/02/2013. Grazie
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 08/12/13 alle 19:40 via WEB
E' sufficiente che vada a votare il 30% degli aventi diritto, e credo che vincerà chi raggiunge il 50,1%
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea F. il 08/12/13 alle 19:58 via WEB
Se non sbaglio e' necessario, perche' vinca il SI che, in ciascuno dei 2 comuni, vada a votare almeno il 30% + 1 degli aventi diritto, che in entrambi i comuni, singolarmente, voti SI almeno il 50% + 1 dei votanti. Trattandosi di referendum consultivo e' importante sapere che, in punto di diritto la Regione potrebbe non tenere comunque conto del risultato. Questo apre scenari curiosi, specialmente nel caso in cui non dovesse essere raggiunto il quorum del 30% + 1 di votanti anche in uno solo dei due comuni. Trasparenza e corretta informazione ai cittadini : questo e' quello che pretenderemo dalle forze in campo e, per quanto nelle nostre possibilita', cercheremo di dare.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 08/12/13 alle 20:48 via WEB
Andrea F. quando scrivi: e' importante sapere che, in punto di diritto la Regione potrebbe non tenere comunque conto del risultato. Vuoi dire che del risultato del referendum, alla regione non importa una mazza.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea F. il 08/12/13 alle 20:56 via WEB
da wikipedia : per sentire il parere popolare circa una determinata questione politica (mera richiesta di parere legalmente non vincolante quanto alla decisione successiva)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 08/12/13 alle 21:29 via WEB
La risposta è dunque si, parlando il politichese.
(Rispondi)
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Andrea F. il 08/12/13 alle 21:56 via WEB
una cosa e' la legge, altra cosa la mia opinione. Per quanto riguarda la seconda penso che in caso di raggiungimento del quorum in entrambi i comuni la regione abbia il dovere politico e morale di attenervisi qualunque sia il risultato, in caso contrario, come scrivevo prima, esiste una incontestabile discrezionalita'. Il mio punto di vista e' che i referendum, per raggiungere quel fine democratico che rappresentano, dovrebbero essere senza quorum; chi ritiene di voler esprimere la propria opinione ne ha facolta', chi decide di non farlo accetta comunque che siano gli altri a determinare il risultato, comunque democraticamente definito, del referendum.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 09/12/13 alle 10:56 via WEB
Grillo è d'accordo per la fusione tra i Comuni, per risparmiare.Renzi sarebbe d'accordo per le fusioni tra i comuni?
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 09/12/13 alle 18:06 via WEB
Se non si raggiunge il quorum, Burlando può decidere da solo l'unione?
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/12/13 alle 21:41 via WEB
Si ed è quello che vogliono, infatti una parte dei cittadini che non sono favorevoli alla fusione non voteranno perchè pensano che come è successo varie volte nei referendum nazionali non raggiungendo il quorum non si farà la fusione. E cosa è successo allora? Inanzitutto hanno abassato il quorum al 30% sicuri di riuscire (tramite il partito PD) ad avere la maggioranza in questa percentuale di votanti. Più si alzerà la percentuale di votanti e più si allontanerà la vittoria per loro. Ed è per questo che ne parlano poco, cosi facendo non creano quell' attenzione che porterebbe a votare almeno il 70% della popolazione e a rimandare la fusione. Dott.....
(Rispondi)
 
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Andrea F. il 09/12/13 alle 23:09 via WEB
Puo' darsi che io sbagli, ma credo che non raggiungendo il quorum la decisione finale resti, a maggior ragione, a discrezione della regione e quindi di chi la governa... In questo senso sarebbe stato interesse della stessa mantenere un quorum al 50%+1. Insisto che in un paese democratico il quorum per i referendum deve essere zero !
(Rispondi)
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Anonimo il 09/12/13 alle 23:49 via WEB
Ringrazio il dott. Per la spiegazione e la chiarezza di un punto di vista che ha delle fondatezze. Andrò a votare no. Un cittadino preoccupato
(Rispondi)
 
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Andrea F. il 10/12/13 alle 01:19 via WEB
Molti cittadini, io compreso, sono preoccupati, non tanto per l'esito del referendum, quanto per le disastrose amministrazioni che, loro si, meritano un secco NO alle prossime elezioni amministrative, che si tratti del Comune di Luni o che si tratti dei due attuali orticelli.
(Rispondi)
 
 
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anonimo il 10/12/13 alle 10:21 via WEB
Votare sì al nuovo comune di Luni significa anche dare una pedata alla vecchia classe dirigente. certo che se si faranno liste come quella di Benelli, tutto resterà come prima. Io credo in una lista composta da gente giovane fuori dagli schemi dei partiti tradizionali, Renzi o non Renzi. Intanto perderemo senza rimpianti Pietrini che ha dichiarato che uscirà di scena. Grazie.
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Hofez il 10/12/13 alle 20:06 via WEB
Vorrei per un attimo uscire dal "tema" del referendum ricordando un grande personaggio di cui oggi sono stati celebrati i funerali: "E' grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione" Nelson Mandela
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anonimo il 11/12/13 alle 00:12 via WEB
A questo punto ritengo giusto interrogarsi sulla riduzione del quorum che dal 50% è stato portato al 30%. Evidentemente questo è stato deciso perché c’erano forti dubbi sull’affluenza e quindi per non dichiarare nullo il Referendum, per mancanza di quorum, si è deliberato di ridurlo. Il Comune di Ortonovo ha circa 8.000 abitanti. Il 30% fa 2.400. Ammesso che ad Ortonovo i si prevalgano sui no in modo piuttosto netto quindi oltre il 50%, ad esempio il 55% dei votanti, con un’affluenza del 35% vorrebbe dire che 1.540 Ortonovesi imporrebbero ai restanti 6.460 abitanti una fusione che potrebbe far gridare allo scandalo. D’altra parte c’è da notare che, coloro che non sarebbero andati a votare per cercare di far mancare il quorum qualora fosse stato del 50%, con la riduzione al 30%, per far fallire il referendum, devono andare a votare e votare no. Pertanto la riduzione del quorum potrebbe avere l’effetto di aumentare il numero dei votanti. Resta comunque il dubbio che una bassa affluenza, confermando la validità del referendum, avrebbe comunque un esito difficilmente digeribile da parte della grande maggioranza degli Ortonovesi. Anche se è vero che chi non partecipa non può poi avanzare recriminazioni l'effetto finale sarebbe comunque poco edificante. Identica sorte per i Castelnuovesi !!!!!
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Andrea F. il 11/12/13 alle 01:21 via WEB
anonimo, ottima analisi, adoro giocare con i numeri, ti seguo nel ragionamento e ti propongo un paradosso : ammettiamo che invece di 1540 siano 1500 gli Ortonovesi favorevoli alla fusione, 40 i contrari e 6460 gli indifferenti. i 40 contrari furbescamente, contando sull'abominio del quorum, decidono di non andare a votare ; risultato finale : 40 contrari che imporrebbero agli altri 7960 una non fusione "che potrebbe far gridare allo scandalo" ..... Abbiamo la democrazia ma non sempre ce la meritiamo; e' impensabile che l'indifferenza della maggioranza dei cittadini possa far pendere la bilancia da una parte piuttosto che dall'altra falsando, indubbiamente, la validita' di una votazione. P.S. la mia opinione non cambierebbe se un'astensione strumentale potesse far prevalere il si
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Roberto G. il 11/12/13 alle 08:44 via WEB
Non condivido quanto dici perchè comunque il risultato, come tu stesso dimostri con quanto scrivi, sarebbe abnorme ed ingiusto. Quello che servirebbe invece è stimolare l'attenzione e portare argomenti che sveglino le coscienze e riescano a portare la maggioranza a votare. Se gli organizzatori e coloro che credono nella fusione non ci riusciranno ebbene avranno fatto flop, perchè non saranno riusciti a smuovere le coscienze e avranno dimostrato semplicemente che la fusione è un argomento che non interessa ai più e quindi non idoneo ad essere portato avanti. Pertanto quello che serve nei prossimi due mesi è impegnarsi a dimostrare la validità della proposta facendola condividere ai più.
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Andrea F. il 11/12/13 alle 15:12 via WEB
Che sia necessaria un'informazione seria e capillare non c'e' dubbio, ci mancherebbe, ma le stesse elezioni amministrative e politiche che, mi darai atto, portano a conseguenze che incidono maggiormente sulla vita dei cittadini, hanno quorum 0 e livelli di astensionismo preoccupanti. Perche' allora non porre un limite anche in quel campo ? Il voto e' un diritto ma anche un dovere, troppo facile astenersi e poi contestare il risulto, qualunque sia. "Oh dolente per sempre colui che da lunge, dal labbro d’altrui, come un uomo straniero, le udrà! che a’ suoi figli narrandole un giorno, dovrà dir sospirando: «io non c’era»
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 11/12/13 alle 17:45 via WEB
A ORTONOVO INVESTIMENTI BLOCCATI DA UNA FIDEJUSSIONE 10 dicembre 2013 Dura presa di posizione di Cna Massa Carrara dopo i tentativi di incontrare il primo cittadino di Ortonovo: aziende edili bloccate. Colpa di una fidejussione e di “errori” passati. Gli artigiani contestano la mancanza di elasticità da parte del Consiglio Comunale. Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna Massa Carrara: “Metodo Ortonovo annienta imprese”. Le imprese vogliono investire, sono pronte per “aprire” i cantieri, ma la burocrazia lo impedisce. Nel 2013 morire di cavilli e scartoffie non fa certo più notizia, ma il caso di Ortonovo è senza dubbio un emblema di come una fidejussione possa tenere fermi centinaia di milioni di euro insieme ad occupazione ed economie di filiere. Una problematica giù evidenziata da Cna Massa Carrara (info su www.cna-ms.it) che in diverse occasioni ha richiesto un incontrare con l’attuale Sindaco di Ortonovo senza però trovare risposta. Cna Massa Carrara aveva infatti posto all’attenzione dell’amministrazione comunale una problematica ben specifica e particolare con cui diverse aziende edili si sono trovate a confrontarsi. Nel Comune di Ortonovo per ottenere il permesso di costruzione è necessario presentare esclusivamente una fidejussione bancaria ritenuta l’unico documento atto a garantire la puntuale e completa esecuzione delle opere di urbanizzazione da parte di società. Una scelta “in discrasia – la bolla Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna Massa Carrara – con il momento storico che stiamo vivendo fortemente caratterizzato dalla difficoltà dell’accesso al credito. Scelta presa da burocrati che evidentemente non hanno ben chiaro come è il mondo vero, in cui le imprese devono rapportarsi quotidianamente. La restrizione dei parametri bancari e il contemporaneo consolidamento di metodiche da parte degli stessi Istituti di Credito volte a limitare la propria esposizione, ha portato ad una stretta creditizia che rischia di annientare la capacità imprenditoriale. In tale contesto – spiega ancora Ciotti – oggi vivono e troppo spesso muoiono le aziende. Malgrado la nostra associazione comprenda e condivida appieno le esigenze del Comune di tutelare se stesso e la collettività di fronte a specifici interventi urbanistici, al contempo identifica in tale scelta una forte limitazione all’agire dell’impresa, la cui valutazione è ancora più grave se si pensa all’incongruità delle scelte poste in essere dal Comune di Castelnuovo Magra con cui è in atto un progetto la fusione. Infatti, appare alquanto strano che si parli di un Comune Unico, senza affrontare prima un percorso di condivisione normativa e operativa, soprattutto in settori strategici come quello dell’edificazione”. Ad onor del vero Cna Massa Carrara riconosce che l’Assessore all’Urbanistica e il Segretario Comunale, informati della situazione e della possibile soluzione proposta, si sono resi favorevoli. Purtroppo – prosegue Cna Massa Carrara – l’elemento decisionale è da ricondurre al Consiglio Comunale che identifica in tale restrizione una modalità per bloccare l’edificazione del territorio. “Presa di posizione – analizza ancora Ciotti – che trova fondamento in numerosi errori non gestiti in passato, che non accertando la validità di determinate fidejussioni assicurative si è trovata nell’impossibilità poi di riscuoterle. Ma questo non è certo un elemento su cui fondare il rapporto con le imprese. Tanto più che ci sono strumenti equiparati totalmente alla fidejussione bancaria, ovvero quelle rilasciate da Consorzi Fidi iscritti nell’apposita sezione dell’elenco degli intermediari finanziari, in grado di garantire l’amministrazione nella medesima modalità della primaria escussione e della copertura per l’intera durata dell’intervento”. Per Cna Massa Carrara il contesto in quello in cui ci troviamo, di crisi e depressione economica da un lato, di soluzioni e prospettive dall’altro, una simile presa di posizione da parte dell’Amministrazione Comunale, non solo “si qualifica – conclude Ciotti – come deterrente.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 11/12/13 alle 18:45 via WEB
Se i massesi vogliono cementificare lo possono fare tranquillamente a Massa, e non a Ortonovo. Grazie.
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Roberto G. il 11/12/13 alle 18:29 via WEB
E’ proprio inutile prendere a prestito versi del Manzoni solo per far sfoggio di cultura ! Le riforme elettorali degli anni Novanta eliminarono ogni riferimento all'obbligatorietà del voto. Solo con l'ultima legge elettorale del 2005, relativa alle elezioni di Camera e Senato, si torna ad riutilizzare l'espressione dovere civico, contenuta nell'art. 48 della Costituzione, ma non vi sono previste sanzioni in caso di mancata partecipazione alle consultazioni elettorali, quindi se uno non vota non per questo deve sentirsi ignobile ! Oggi più che mai l’astensione, che è ammessa in ogni votazione a tutti i livelli comunali, provinciali, regionali e sia alla Camera che al Senato è maggiormente ammissibile in una consultazione referendaria che è consultiva e non vincolante perché sarà la Regione a stabilire se dare corso alla fusione una volta che abbia vinto il si. Che c’entra quindi fare il paragone con le consultazioni politiche nazionali nelle quali ognuno con il suo voto può tentare di modificare i destini della nazione e non gli interessi particolarissimi di due piccoli comuni che ci chiedono il voto solo per consultazione ? Pertanto, come ho già scritto, quello che serve nei prossimi due mesi è impegnarsi a dimostrare la validità della proposta facendola condividere ai più. Comincia a snocciolare quali sarebbero i vantaggi, le utilità oppure le motivazioni ideali o le radici storiche dalle quali dovrebbe derivare una affinità così forte da meritarsi il si da parte dei cittadini dei due comuni.
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anonimo il 11/12/13 alle 18:41 via WEB
Quoto Roberto G.
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Andrea F. il 11/12/13 alle 19:33 via WEB
Roberto G. ed anonimo quotante , l'idiosincrasia verso la cultura, ed il Manzoni in particolare, e' sintomatica e non depone a vostro favore. Nessuno, tantomeno io, ha condannato la scelta di non votare, mi sono limitato a condannarne la strumentalizzazione di questa scelta ai fini di ottenere un risultato. Il mio confronto con le elezioni politiche o amministrative vuole evidenziare come non sia richiesto, in tali, ben piu' importanti, appuntamenti elettorali un numero minimo di votanti per rendere esecutive le scelte di chi lo ha fatto mentre, paradossalmente si richiede tale numero minimo per argomenti piu'.....leggeri. A meno che non vogliate sostenere che essere amministrati da questo pd, scelto da una minoranza di cittadini, sia meno dannoso di un'eventuale fusione..... Mi resta un dubbio che vi prego, se ne avete voglia, di dissipare : mi sono espresso in maniera poco comprensibile, siete voi a non aver capito o avete capito e tentato di strumentalizzare ?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 11/12/13 alle 20:28 via WEB
Quoto anche te.
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Roberto G. il 11/12/13 alle 23:22 via WEB
Ma quale idiosincrasia, quale ripugnanza verso la cultura. Sbagli bersaglio, ti potrei dire a memoria parecchi versi del Manzoni che ho sempre amato e prova ne è il fatto che conoscevo benissimo la tua citazione! Mi pare però che c’entri come il cavolo a merenda. Purtroppo vuoi fare il primo della classe non c’è intervento che tu non debba correggere o criticare, per favore metti via la matita rossa e blu e cerchiamo di entrare nel concreto. Tu non hai ancora detto perché occorre votare per il si. Spiegalo !!!
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Andrea F. il 12/12/13 alle 07:53 via WEB
Roberto G. mi preoccupa il fastidio che dimostri per le opinioni altrui senza, peraltro, motivarne le ragioni concrete. Ne', indubbiamente, conosciamo le tue ragioni del no , se non la necessita' di un plebiscito pecche' il si possa prevalere. Di questa operazione il fronte del no sta facendo un'indegna strumentalizzazione politica che a me, indubitabilmente avversario degli attuali amministratori, infastidisce. Argomenta sul merito e non sulla forma, la maggioranza si calcola su quelli che prendono una posizione, non su quelli che, motivatamente o meno, decidono di non farlo.
(Rispondi)
 
eliogente
eliogente il 12/12/13 alle 09:48 via WEB
Caro Roberto G. Se ti interessa informarti sulle motivazioni che dovrebbero spingere ortonovesi e castelnovesi a votare sì al Comune unico di Luni, non devi entrare in questo blog, ma cercare su fb la pagina del Comune di Castelnuovo o quella di "Castelnuovo Magra per Luni" dove troverai i 10 punti che illustrano bene i vantaggi della fusione. A me un punto solo basta e avanza: far rivivere l'antico Municipio di Luni per riappropriarci della nobiltà, della storia, dell'arte della "splendida civitas". Lo vado scrivendo e ripetendo fin dal 1980! Castelnuovo non ci vuole stare? Pazienza!Perderemo il referendum? E chi se ne frega! Proporrò col Circolo "Nicola Nostra" il cambiamento di nome solo del nostro Comune, da Ortonovo in Luni, dato che una legge ci permette di assumere la denominazione di una delle nostre frazioni presenti nel nostro territorio. E questa volta non ci saranno sarzanesi che tengano!
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 13/12/13 alle 15:48 via WEB
Quindi, Luni senza se e senza ma.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 13/12/13 alle 18:59 via WEB
Non vi preoccupate più di tanto, il Comune di Luni si farà, e si che si farà, se non per volontà degli Ortonovesi e dei Castelnovesi , ci penserà la Regione. Io sono per la fusione, ci mancherebbe altro, e sono come Eliogente, mi basta un solo punto, non compreso sicuramente, nei 10 descritti su fb, e comunque, diverso da quello descritto e ripetuto da Eliogente.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 14/12/13 alle 14:35 via WEB
Il fronte del no è fuori dalla storia, e lo dimostrerà il referendum.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anonimo il 14/12/13 alle 16:39 via WEB
Anonimo del 14/12/2013 ore 14:35,non ho capito se il fronte del no è fuori dalla storia di Castelnuovo o di Ortonovo.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
roberto G. il 17/12/13 alle 21:49 via WEB
Caro Elio Avevo già letto i 10 punti ed anche molti altri. Quasi tutti vertono sulla questione economica. Sui soldi. Non che non siano importanti, specialmente in questo disgraziato momento… Ma…per costruire un futuro che abbia una base solida fatta della volontà di marciare insieme unendo ogni propria capacità per un bene che deve portare ad una progressiva integrazione di bisogni comuni e di comuni aspirazioni occorre riannodare il filo che ci può legare e che va trovato nel passato, nelle nostre radici che furono comuni al tempo dei vescovi di Luni e successivamente si divisero per i mutevoli accadimenti storici. Mi hanno pertanto molto colpito le tue parole “ far rivivere l'antico Municipio di Luni per riappropriarci della nobiltà, della storia, dell'arte della "splendida civitas ". Parole che valgono molto di più di tutti i soldi che sembra pioveranno sulla fusione. Ci sono gli uomini all’altezza di questa così alta sfida ? Gli ideali uniscono spesso i soldi dividono….
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