MI RACCONTO

Post N° 139


Comune del friulano propone di sopprimere i cani in pensione da lungo tempo: sono troppi e costosi.Facciamoli fuori. Questa è l’idea: trasformare i canili in dei “gulag” a tempo per i nostri poveri amici a quattro zampe. Dopo un anno, propone il comune di Vivaro (Pordenone), i cani «se nessuno li adotta entro il termine di 12 mesi dal momento in cui vengono rinvenuti e custoditi in canile, vengano soppressi» perché costano troppo alla collettività. Nella proposta comunale vi sono alcuni dati che fanno strabuzzare gli occhi: il superaffollamento del canile del suddetto paese del Friuli Venezia Giulia consta di ben dieci, e diciamo 10, simpatici amici pelosi; il costo per mantenerli, a carico del Comune, è pari alla mirabolante cifra di 2,5 euro al giorno, cioè circa mille euro l’anno a bestiola.Sulla base di ciò la Giunta comunale ha votato un ordine del giorno per la soppressione dei cani, dopo i fatidici 365 giorni di ospitalità, quasi all’unanimità: astenuto il Sindaco, Ezio Cesaratto, mentre solo una esponente di “Autonomia Reale”, la consigliera Sara Cesaratto, si è messa di traverso per aiutare gli animali, votando contro l’ordine del giorno comunale.Se il mondo fosse solo un crudele scannatoio dovremmo passare la giornata sia a scrivere di quanto siamo indignati (e comunque lo siamo) per una simile presa di posizione da parte di un’amministrazione impazzita, sia quanto poco simpatici ci stanno quei comuni intorno a Vivaro che guardano il documento appena votato con sommo interesse. E invece qualcuno si è già mosso per dare un po’ di dignità a questa faccenda: «I cani di Vivaro ci pensiamo noi a farli adottare – lancia la proposta l’associazione “100% Animalisti”, per voce del suo presidente Paolo Mocavero – e che si sappia: manderemo i nostri attivisti. Francamente il Comune lancia una proposta da brividi e inaccettabile non solo per gli animalisti, ma anche per qualsiasi amante degli animali. Con quale cuore, mi chiedo, delle persone possono solo azzardarsi a pensare di prendere certe decisioni, ovvero voler sopprimere dei cani perfettamente sani e desiderosi di essere amati?». Domanda lecita ma le cose sono piuttosto chiare: Walter D’Agnolo, consigliere comunale promotore della crociata anti-cane, lamenta che il Comune non ha soldi, e scrive nell’Odg, anticipato dal Gazzettino, che gli amministratori comunali si trovano «alle prese con carenza di risorse tali da minacciare non solo il regolare mantenimento degli animali in canile, ma perfino i servizi essenziali destinati agli umani».Ma c’è di più, per l’esponente di “Progetto Vivaro”, lista civica locale (di cui fa parte anche il Sindaco che, ripetiamo, della faccenda se ne è lavato le mani astenendosi al momento del voto) l’attuale manutenzione del canile sarebbe in contrasto con la legge o quantomeno ai limiti: la struttura non permetterebbe di garantire il benessere degli animali. Di conseguenza anziché trovare il modo di migliorare le condizioni di vita degli amici pelosoni si preferisce chiedere alla Regione di intervenire con una legge ad hoc, tentare di autorizzare l’suo della rivoltella sugli animali che entro un anno non vengano adottati.«Il Comune – spiega 100% Animalisti – si macchia di insensibilità e crudeltà, invece di incentivare le adozioni e possibili agevolazioni a chi voglia riempire la casa dell’amore di un cane. Noi di 100% Animalisti ci proponiamo di aiutare il Comune in difficoltà divulgando appelli per le adozioni in tutta Italia. Come contropartita però, esigiamo che il comune si impegni a promuovere le adozioni. Ma niente uccisioni».Articolo tratto dal quotidiano “Libero”, del 6 marzo 2008FATELO GIRARE!!!!!!!!!