Erebos

Cicatrice


Il canto suadente di Iside pallidami racconta di te stanotte:di un ballo tra anime alla sualuce, di un bacio sfuggenteall'ombra dei suoi raggi, dicorpi accarezzati dalle dita sottili,di un amore incantato sul qualesi impegna a vegliare come madre attenta.Quale tradimento da simile nobile intenzione!Non miele e favonio, ma fiele e umide lacrime di tempestacome culla stanotte, bastarda eco di luce.Tutto mi hai rubato: il mio illuso cuoremi maledice ad ogni battito e la sua sorda minacciaindebolisce la mente impaurita certa del baratroche la accoglierà come vecchia sposa.Credevi forse di erigere una torre che raggiungessele alte vette dell'immortalità con pietre di sospirie cemento di vapore? Credevi che il legno tarlatodall'Inganno potesse essere una solida porta perostacolare le grida dei vecchi ricordi?Sei troppo furba per crederlo ed altrettanto stupidaaffinchè io lo credessi. Che fare a questo punto?Ora che ho scoperto il riflesso dell'inganno dalle tue lacrime?Non sarò così, non lo sarò più.Stringiamoci in un abbraccio di rammarico e scordiamodi noi senza mai voltarsi indietro