Erebos

Nessuno mai (5)


Tutto scorreva come placida foglia in uno stagno dimenticato nel tempo: il vigore sempre maggiore mi inebriava di folle gioia ed il periodo della malattia sembrava remoto come età mai esistite. Fino a quel giorno almeno...Quanto centri Casualità o quanto sia invece Destino a burlarsi di noi, lo lascio decidere a chi non è corrotto dalla disillusione come io ora. La speculazione mentale mi ha sempre affannato l'animo e condotto su strade della cui esistenza purtroppo non potrò mai più dimenticare. Intrapreso il primo passo sul vischioso ciottolato di quella via e subito smarrimento, vertigine e nausea vi accompagneranno baldanzosi di canti di amenità orribili.Accadde così senza preavviso.Ai fili di quale demonico saltimbanco condussero i passi miei, quel giorno diabolicamente luminoso, non voglio pensare, ma quello che sentii sussurrare da dietro la porta dello studio di mio padre fu la causa di ogni male. Era un pò che dei miei genitori più traccia alcuna riuscivo a scorgere: un sentore flebile mi accarezzava il cuore in tumulto per reconditi motivi. Come segugio ingannato dal vento che cerca di nascondere le tracce al suo olfatto sopraffino, altrettanto labile l'anima mia percepiva un ché di inquietante.La prima che udii fu la voce bassa ed autoritaria di mio padre che il bisbigliare non ne aveva alterato i caratteri duri e severi: "E' molto strano che i primi segni si manifestino già a questa età. La precocità del fenomeno un pò mi sconcerta. E' la prima volta che nella nostra famiglia succede; mio padre, mio nonno ed io stesso abbiamo cominciato a soffrire più tardi di questo morbo..." e mia madre con il suo inguaribile ottimismo lo interruppe: "Non essere pessimista, sono sicura che non si tratta di quello che pensi. E poi a che sono servite le continue ed incalzanti cure a cui lo abbiamo sottoposto? E il segno? Il segno non è comparso ancora. Al solo pensiero di quel tatuaggio orribile mi vengono i brividi". La mia curiosità aumentò esponenzialmente toccando l'apice quando mio padre continuò dicendo: "Si ma capisci che fino ad ora, tra i maschi della mia famiglia, NESSUNO MAI era stato così precoce?! Dio non voglia che quel marchio gli compaia sulla schiena! NESSUNO MAI... NESSUNO MAI... NESSUNO MAI..."continua...