Se siamo in tempo

Risaie del Casalese: oggi


Negli ultimi dieci anni le tecniche della risicoltura sono cambiate: e si sono evolute pesantemente per l'equilibrio naturale, per la biodiversità in toto. E' continuato in maniera esponenziale l'accanimento maniacale contro ogni inerbimento di argini e sponde di canali e rogge, così come la tonsura totale chimica delle sponde delle singole 'camere' del riso. Il fenomeno è evidentissimo per chi abbia bazzicato in questi ultimi anni Casalese e Vercellese. La 'guerra' contro le Farnie (Quercus robur) sopravvissute è ormai prossima alla conclusione con la quasi totale estirpazione degli esemplari: c'è chi parla di 'alberi' comunque malati e c'è da chiedersi come potrebbero essere sani organismi viventi che respirano diserbanti con le foglie e veleni di vario genere con le radici; ma ci sono anche coloro che, tra gli agricoltori, ammettono la 'perniciosità' delle piante che fanno ombra ai risi limitandone la produzione! Il mondo degli insetti è devastato ormai in maniera quasi assoluta: Odonati e Lepidotteri sono al lumicino, così come Ditteri, Imenotteri, Aracnidi. Prosperano i Culicidi e, singolarmente, ci sono piccole porzioni del territorio, prossime a residuali 'Romiceti' dove si possono incontrare individui di Lycaena dispar, che peraltro risulta essere una delle farfalle più rare e belle d'Europa! La situazione dei piccoli mammiferi è disastrosa con la quasi totale eradicazione della Donnola ( Mustela nivalis) e della Puzzola (Mustela putorius). Infestanti ovunque i 'Silvilago' alloctoni, le Nutrie (idem). Gli Uccelli in generale risentono di fasi alterne, essendo comunque in esiziale crollo nei numeri e nelle specie: un sopralluogo anche superficiale ci presenta un panorama di sinistra realtà, con Corvidi e Storni, Laridi e pochissimo altro.Amen