Creato da egidio.gola il 10/05/2014

Se siamo in tempo

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Ancora sullo scempio di ... »

Una realtà irreversibile?

Post n°1 pubblicato il 10 Maggio 2014 da egidio.gola

Queste colline, questa pianura prima dei capannoni, delle rotonde, prima di ogni variante autostradale, prima dei diserbanti e dei concimi micidiali per l'humus, prima degli abbandoni delle vecchie case coloniche, prima della peste dell'Antropocene. Quando ovunque Alberi e Cespugli, prati e coltivi albergavano una congerie preziosa di Fauna, una varietà di specie irripetibile e inimmaginbile per le nuove generazioni: quando c'erano le Allodole (Alauda arvensis), oggi estinte al piano e nella media collina, a cantare immobili nei giri del vento, quando le Tordele riempivano già a Marzo i cespugli dei loro perfetti nidi; ogni canopea rigurgitava di Uccelli di cento specie, dalle Averle alle Silvie, dai Fringillidi a... troppe specie sono scomparse . Così come scomparsa è la Selvaggina autoctona, complemento della mensa dei contadini, parte della cultura stessa dei luoghi: non ci sono più le brigatelle di Pernici (Perdix perdix), nè quel patrimonio che sembrava inesauribile della Lepre ( Lepus europaeus meridiei); le Quaglie ( Coturnix coturnix) sono ormai vicine al crollo della specie... il patrimonio di Fagiani ( Phasianus colchicus) autoriproducentisi, forse retaggio di antichi ripopolamenti,  è pure esso sterminato. Ma tutto questo è praticamente ignorato dalla pubblica opinione: gli addetti ai lavori da poco hanno dimestichezza dei dati del tragico trand, che peraltro misurano con dati 'vecchi' risalenti, al massimo, a quindici, venti anni prima. In questo modo, con tale penuria di numeri e testimonianze, la tragica realtà di una rapida caduta di biodiversità viene sottovaluta dagli uni, ignorata dagli altri.

Quattro passi in risaia e lungo i fossi, al bordo dei canali di derivazione non ci sono più le preziose filagne di Farnie (Quercus robur): ci sono le ceppaie recise o abbruciate perché  '...troppi alberi fanno ombra ai risi...' Nelle aie delle cascine, morti di malattia gli Olmi ( Ulmus spp) sono comparsi arbusti alloctoni, fioriscono le Ambrosie mefitiche... quei fossi diserbati con la chimica, col fuoco, colla 'mangusta' che tritura erbe e insetti, batraci e serpi, quei fossi portano acque avvelenate e sono scomparse le Libellule, le Farfalle, quasi ogni forma di vita.

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