Se siamo in tempo
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Post n°3 pubblicato il 11 Maggio 2014 da egidio.gola
E' diventato cosa rara, da qualche anno, l'ascolto di quel singolare, melodioso canto ininterrotto delle Allodole dei prati (Alauda arvensis), così come quello della Tottavilla (Lullula arborea): so dove trovare ancora qualche 'allodola', so che le alte colline con ancora presenti fieni e grani ne albergano degli esemplari; ma una volta, non molto tempo fa, l'allodola era tra gli uccelli più comuni, anche al piano, appena dietro le ultime case di ogni paese... Tant'è, oggi mi devo inerpicare sulle strade che portano oltre le vigne e i granturcheti, devo salire, chessò?, l'Oltrepo' pavese fino a quei mammelloni terrazze sulla pianura che sempre più è una conurbazione assurda. Una volta, più di trent'anni fa, da quelle parti, quei prati che salgono verso nuvole bianche con archi interminabili ospitavano le Starne (Perdix perdix), famigliole estive di Quaglie (Coturnix coturnix), Leproni furtivi (L. europaeus meridiei) che sapevano come sottrarsi ai Segugi scagnanti. E poi, sui cespugli di Madreselva profumata, svettavano i minuscoli Fanelli (Acanthis cannabina), nei rovi cantavano miriadi di Silvie, volavano gruppetti di Zigoli variopinti. Appunto: una volta... |
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