VETRINE AI MACELLI

E ORA...GUSTIAMOCI QUESTO CARTONE ANIMATO!!


 http://www.themeatrix.com/intl/italy/dub/SEMPRE DAL SITO DELL'OIPA:http://www.oipaitalia.com/index_allevamenti.htmlhttp://www.oipaitalia.com/allevamenti/allevamenti.htmMIEI AMATI:
 
ALLEVAMENTI
 
 
 
 
 
 
(...) Alle galline ovaiole, prima di entrare nelle gabbie, viene tagliata al vivo, senza anestesia, una parte del becco per evitare che lo stress le induca a beccarsi a morte.In seguito vengono ammassate all'inverosimile una sull'altra dentro a gabbie anguste: nello spazio di una pagina di quotidiano devono vivere quattro animali adulti. Le loro ali si atrofizzano a causa dell’immobilità forzata, mentre le loro zampe crescono deformi a causa del contatto della griglia di ferro della pavimentazione. (Almeno ai maialie alle mucche questo NON accade!!).Negli allevamenti che producono galline ovaiole, i pulcini maschi (inutili al mercato in quanto non in grado di produrre uova, né adatti alla produzione di carne di pollo) sono gettati VIVI in un’apposita macchina TRITACARNE per diventare mangime. (!!!!!!)Non appena la produttività delle galline diminuisce sotto il livello fissato, sono sgozzate per diventare carne di seconda scelta.I polli da carne non godono certo di un trattamento migliore: sono allevati in capannoni affollatissimi, fino a 10-15 polli per metro quadrato, sotto la luce sempre accesa, perché crescano in fretta. A 45 GIORNI vengono ammazzati, mentre in natura potrebbero vivere fino a 7 ANNI.(!!!). E RAGGIUNGONO IN 45 GIORNI IL PESOCHE RAGGIUNGEREBBERO IN 7 ANNI DI VITA (!!!). VI LASCIOIMMAGINARE... SONO POLLI GONFIATI, SONO POLLI ALL'ARSE-NICO, COME HA SCRITTO BEPPE GRILLO!!!La stessa sorte tocca ai tacchini. Le oche sono ancorapiù sfortunate, perché vengono sottoposte al “gavage": immobilizzate, vengono ingozzate con un imbuto fino a che il loro fegato si spappola, per produrre così il famoso “paté de foie gras”.
TRASPORTIMilioni di animali ogni anno vengono trasportati in condizioni allucinanti da una parte all'altra dell'Europa per essere poi macellati nel paese di destinazione. I viaggi sono estenuanti.Gli animali sono stipati all'inverosimile in camion che percorrono centinaia di chilometri, spesso senza sosteper consentire loro di bere o mangiare, spesso sotto il sole cocente dei pomeriggi estivi o nel gelo delle notti invernali. Nel camion, se un animale cade, spesso non riesce a rialzarsi, viene calpestato e subisce fratture alle zampe o al bacino. All’arrivo, mentre tutti gli animali vengono spinti verso il mattatoio, quelli feriti rimangono sofferenti sul veicolo, per poi essere agganciati agli arti fratturati e trascinati fuori. Le leggi dovrebbero limitare i viaggi a non più di otto oreconsecutive, ma le denunce degli animalisti hanno mostratoche esse sono spesso disattese. E così continuano a ripetersi le scene strazianti di animali che giungono a destinazione agonizzanti o morti per il caldo, il freddo o la sete.
MACELLI
 
 
 
L'ultima fase della vita degli animali. La più breve, la più cruenta. Dalla sofferenza cronica della "vita" nell'allevamento, si passa al dolore acuto di una morte nelle "catene di smontaggio" dei macelli. Ogni macellaio deve uccidere decine, centinaia di animali ogni giorno e noia, stanchezza e disattenzione, causano errori e altra sofferenza per gli animali.L’unica morte davvero indolore renderebbe necessario narcotizzare l’animale, ma questo non è possibile,perché le sue carni devono poi essere mangiate. Ma anchese esistesse un tipo di macellazione senza sofferenza, è chiaro che non sarebbe comunque accettabile, perché è l’idea stessa di uccidere un animale che è totalmente inaccettabile da un punto di vista etico.