DIESEL DAI CADAVERI DEGLI ANIMALI!Una notizia spaventosa che apprendiamo da Repubblica: http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/ambiente/biocarburanti/diesel-da-animali/diesel-da-animali.html Senza freno e senza alcuni limite etico lo sfruttamento dell'animale umano nei confronti dei più deboli: schiavizzati, sfruttati, torturati, uccisi e poi macinati per potervi ricavare biodiesel!Usa, il gigante petrolifero ConocoPhillips e l'azienda alimentare Tyson Foodsin due anni prevedono di produrre oltre 800 milioni di litri di carburanteDiesel dal grasso di polli e maialiarriva un nuovo biocombustibileProtestano gli animalisti del Peta: "La risposta al riscaldamento globale del pianetanon è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi"di GIOVANNI GAGLIARDI ROMA - Andare al distributore e fare il pieno di grasso animale. L'idea, forse un po' horror, di trasformare gli scarti della lavorazione della carne di maiali, galline e mucche, è del gigante petrolifero texano ConocoPhillips, che con la azienda alimentare del settore carne più grande al mondo, la Tyson Foods, conta di mettere in commercio questo 'animaldiesel' entro la fine dell'anno. I due colossi affermano che la nuova fonte di energia rinnovabile sarà più pulita del carburante convenzionale. "È chimicamente equivalente al diesel - ha spiegato Geoff Webster, della Tyson Foods, alla BBC - Ha meno anidride carbonica, zero zolfo e molti aspetti positivi per l'ambiente", ha aggiunto. In due anni, la ConocoPhillips, prevede di produrre 800 milioni di litri di questo tipo di diesel, che rappresenterà il 3% della sua produzione di carburante totale. Il grasso animale viene già usato nella produzione di sapone e cosmetici e non porterebbe all'aumento dei costi della materia prima da cui è realizzato, com'è invece accaduto col grano. L'azienda texana ha destinato al progetto circa 100 milione dollari, ma probabilmente godrà di un abbattimento delle imposta. Dal 2005, infatti, le compagnie petrolifere degli Stati Uniti possono beneficiare di un incentivo fiscale per la produzione di combustibile rinnovabile dalle carcasse animali e da altri scarti dell'industria alimentare. Ma i due gruppi interessati al progetto non nascondono che potrebbero esserci forti contrarietà di carattere etico alla produzione del combustibile. Geoff Webster dice di aver già incontrato gruppi vegetariani e religiosi e ha assicurato che verranno utilizzati solo gli scarti della lavorazione delle carni. Il nuovo diesel una volta prodotto sarà messo in commercio mescolato con altri tipi di diesel. Non sarà possibile dire alle stazioni di benzina se si desidera fare il pieno con il carburante tradizionale o con quello ricavato da grasso animale. In una comunicato gli animalisti della Peta hanno già espresso la propria costernazione, puntando il dito contro l'industria della carne, responsabile, "secondo un rapporto delle Nazioni Unite del riscaldamento globale più delle auto, dei camion e degli aerei messi insieme" e aggiungono che "la risposta al riscaldamento globale del pianeta non è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi". Il Peta, rilanciando la scelta vegetariana, aggiunge che "ogni persona può e dovrebbe fare per la loro propria salute, gli animali e l'ambiente".
ORRORE!!!!!!! ANIMALI MACINATI X RICAVARE "BIO-BENZINA" !!!
DIESEL DAI CADAVERI DEGLI ANIMALI!Una notizia spaventosa che apprendiamo da Repubblica: http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/ambiente/biocarburanti/diesel-da-animali/diesel-da-animali.html Senza freno e senza alcuni limite etico lo sfruttamento dell'animale umano nei confronti dei più deboli: schiavizzati, sfruttati, torturati, uccisi e poi macinati per potervi ricavare biodiesel!Usa, il gigante petrolifero ConocoPhillips e l'azienda alimentare Tyson Foodsin due anni prevedono di produrre oltre 800 milioni di litri di carburanteDiesel dal grasso di polli e maialiarriva un nuovo biocombustibileProtestano gli animalisti del Peta: "La risposta al riscaldamento globale del pianetanon è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi"di GIOVANNI GAGLIARDI ROMA - Andare al distributore e fare il pieno di grasso animale. L'idea, forse un po' horror, di trasformare gli scarti della lavorazione della carne di maiali, galline e mucche, è del gigante petrolifero texano ConocoPhillips, che con la azienda alimentare del settore carne più grande al mondo, la Tyson Foods, conta di mettere in commercio questo 'animaldiesel' entro la fine dell'anno. I due colossi affermano che la nuova fonte di energia rinnovabile sarà più pulita del carburante convenzionale. "È chimicamente equivalente al diesel - ha spiegato Geoff Webster, della Tyson Foods, alla BBC - Ha meno anidride carbonica, zero zolfo e molti aspetti positivi per l'ambiente", ha aggiunto. In due anni, la ConocoPhillips, prevede di produrre 800 milioni di litri di questo tipo di diesel, che rappresenterà il 3% della sua produzione di carburante totale. Il grasso animale viene già usato nella produzione di sapone e cosmetici e non porterebbe all'aumento dei costi della materia prima da cui è realizzato, com'è invece accaduto col grano. L'azienda texana ha destinato al progetto circa 100 milione dollari, ma probabilmente godrà di un abbattimento delle imposta. Dal 2005, infatti, le compagnie petrolifere degli Stati Uniti possono beneficiare di un incentivo fiscale per la produzione di combustibile rinnovabile dalle carcasse animali e da altri scarti dell'industria alimentare. Ma i due gruppi interessati al progetto non nascondono che potrebbero esserci forti contrarietà di carattere etico alla produzione del combustibile. Geoff Webster dice di aver già incontrato gruppi vegetariani e religiosi e ha assicurato che verranno utilizzati solo gli scarti della lavorazione delle carni. Il nuovo diesel una volta prodotto sarà messo in commercio mescolato con altri tipi di diesel. Non sarà possibile dire alle stazioni di benzina se si desidera fare il pieno con il carburante tradizionale o con quello ricavato da grasso animale. In una comunicato gli animalisti della Peta hanno già espresso la propria costernazione, puntando il dito contro l'industria della carne, responsabile, "secondo un rapporto delle Nazioni Unite del riscaldamento globale più delle auto, dei camion e degli aerei messi insieme" e aggiungono che "la risposta al riscaldamento globale del pianeta non è quella di riempire le auto con i resti di animali torturati e fatti a pezzi". Il Peta, rilanciando la scelta vegetariana, aggiunge che "ogni persona può e dovrebbe fare per la loro propria salute, gli animali e l'ambiente".