VETRINE AI MACELLI

Ho paura di avere ucciso Caterina.


Ho paura di aver ucciso Caterina. Quattro giorni prima che morisse aveva mangiato del cioccolato.Ora Vi racconto com'è andata. Così potete giudicarmi.Domenica scorsa, erano le 13.30, io ero affamata quanto lei e sconvolta perchè per l'ennesima volta la persona con cui stavo mi aveva detto che dovevamo lasciarci e non vederci più, riconsegnandomi, come per farmi capire che diceva sul serio, tutte le mie cose che erano da lui.Erano quindi le 13 e 30, faceva caldo e né io né Caterina avevamo mangiato dalla sera prima (anzi Caterina forse non aveva neppure cenato, non so dirlo con esattezza perchè ero a casa di Alberto e l'unica cosa che avevo fatto era lasciarle a disposizione la sua ciotola con la pappa, ma Caterina era abituata a mangiare quello che mangio io e quindi dubito che sabato scorso, per cena, abbia mangiato a sufficienza). Ero rientrata a casa con tutte le valigie e l'unica cosa che mi è venuta in mente di fare (considerato poi che non cucino mai, quindi anche solo l'organizzarmi per un piatto di pasta sarebbe stata un'impresa x me), è stato prendere fuori dal freezer il gelato (senza latte né uova come li voglio io) che mi aveva lasciato mia nonna perchè si era accorta dopo che per metà era al cioccolato e lei il cioccolato non lo mangia.Per prima cosa, visto che Caterina prontamente mi aveva seguita ed era ferma ai miei piedi di fianco alla mia sedia in cucina, ho proposto a Caterina tutto il vassoio del gelato, di modo che potesse valutare lei se mangiarlo o meno (di solito ho sempre fatto così con lei: le propongo vari cibi e lei sceglie quello che vuole). Ne ha subito afferrato un pezzettone enorme, si è voltata e l'ha mangiato con gusto. Poi si è rigirata con il beccuccio in su come per dirmi che ne voleva ancora. Per altre 2 volte ne prese dei pezzettoni enormi. La quarta volta mi rifiutai io e x non farla soffrire vedendomi che io lo stavo mangiando e lei no, smisi anch'io di mangiare e presi solo un bicchiere d'acqua.Poi uscii. Avevo lasciato le chiavi del lavoro a una collega ed ero sulle spine perchè ancora non mi stava chiamando x restituirmele e lei non rispondeva neppure alle mie telefonate!Stetti fuori 4 ore.Tornai e mi misi, tra le lacrime e con la nausea, a lavarmi i capelli.Misi prima a letto Caterina, ma quando uscii dal bagno vidi che se n'era andata dal suo lettino ed era andata nel bagno marrone, a dormire vicino alle mie scarpe.Gliele tolsi.Poi tornai per asciugarmi i capelli e me ne andai a dormire.La mattina seguente mi accorsi che Caterina aveva fatto delle feci bianche.Ma neppure questo fatto lo considerai, sbagliando, sintomatico.Ignorai la crestina rimpicciolita, grinzosa e marrone (lei l'aveva sempre avuto alta e rossissima!), ignorai il discorso feci (pur sapendo che liquide non andavano bene, ma credevo fossero problemi momentanei), ignorai il fatto che era da diverso tempo che era mogia e sempre assonnata e non seguii alla lettera le indicazioni della veterinaria!Sono colpevole, secondo me: sono sicura che Caterina l'ho uccisa io. Caterina è morta perchè l'è mancata l'aria, è morta soffocata dal liquido che dal gozzo le ha otturato le vie respiratorie, ma è morta a causa della mia incompetenza.E' morta perchè l'ho trascurata, ho preferito la carriera e il fidanzato a lei, dedicandole sempre meno tempo perchè avevo iniziato a fare 2 lavori e scaricandomi la coscienza con mia nonna chiamata a casa mia per farle compagnia. Ma nessuno avrebbe potuto sostituire me che ero divenuta la sua "mamma", nessuno avrebbe potuto capirla e interagire con lei quanto me e Caterina è morta per questo.Non mangiava più, non andava a nanna se non c'ero io e io facevo sempre più tardi.L'ho trascurata e lei è morta.Lei che mi aveva dato tutto il suo amore e io l'ho ricambiata così, causandole una morte atroce e prematura!