L'Acquedotto pugliese, il più grande d'Europa, cambia faccia. Da Spa torna un ente pubblico. Un ente regionale. È stato approvato il disegno di legge che prevede l'istituzione dell'Ente idrico pugliese ed è all'esame delle commissioni della regione Puglia in sede referente, per poi andare al voto del consiglio regionale. È una decisione politica. Visto che la Spa Acquedotto pugliese oggi funziona (almeno, funziona certamente meglio del poltronificio che era appena qualche anno fa), allora il presidente della Puglia, Nichi Vendola, vuole poter sfoggiare all'occhiello della sua casacca politica un ente pubblico, un ente regionale, che sia gestito come una società privata. Chissà forse per continuare ad attingere da quel serbatoio di voti una sorta di “Cassa di Risparmio” per le sue Elezioni Politiche. Una sorta di Legge ad-personam!!! Alla faccia di Silvio Berlusconi che ahimé passa per nominata ed invece a Sinistra sono peggio di Lui!La gestione dell'Acquedotto pugliese resta in mano a Ivo Monteforte, ingegnere, amministratore unico, il dirigente genovese chiamato nel 2007 da Vendola per dare efficienza all'organismo, e al direttore generale Massimiliano Bianco, economista da battaglia e da City di Londra. «Per noi, le regole cambiano poco. Cambia solamente la forma, l'etichetta, ma gli obiettivi di efficienza sono confermati», sorride Monteforte.
NICHI VENDOLA, l'incantatore dei serpenti di Sinistra
L'Acquedotto pugliese, il più grande d'Europa, cambia faccia. Da Spa torna un ente pubblico. Un ente regionale. È stato approvato il disegno di legge che prevede l'istituzione dell'Ente idrico pugliese ed è all'esame delle commissioni della regione Puglia in sede referente, per poi andare al voto del consiglio regionale. È una decisione politica. Visto che la Spa Acquedotto pugliese oggi funziona (almeno, funziona certamente meglio del poltronificio che era appena qualche anno fa), allora il presidente della Puglia, Nichi Vendola, vuole poter sfoggiare all'occhiello della sua casacca politica un ente pubblico, un ente regionale, che sia gestito come una società privata. Chissà forse per continuare ad attingere da quel serbatoio di voti una sorta di “Cassa di Risparmio” per le sue Elezioni Politiche. Una sorta di Legge ad-personam!!! Alla faccia di Silvio Berlusconi che ahimé passa per nominata ed invece a Sinistra sono peggio di Lui!La gestione dell'Acquedotto pugliese resta in mano a Ivo Monteforte, ingegnere, amministratore unico, il dirigente genovese chiamato nel 2007 da Vendola per dare efficienza all'organismo, e al direttore generale Massimiliano Bianco, economista da battaglia e da City di Londra. «Per noi, le regole cambiano poco. Cambia solamente la forma, l'etichetta, ma gli obiettivi di efficienza sono confermati», sorride Monteforte.