AVE CAESAR MORITURI

PRODI e sua moglie SPIATI


Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni, secondo i quotidiani di stampa, sono stati spiati a lungo, per due anni, almeno 128 volte. In particolare, i controlli illegali, riguardavano i conti in banca del premier. Nel mirino degli spioni, - sui quali sta indagando la procura della Repubblica di Milano su un esposto partito 15 giorni fa dal ministero dell'Economia - ci sarebbero anche altre alte cariche dello Stato, personalità politiche, oltre a personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. Sono in corso perquisizioni in tutta Italia presso i domicili dei sospettati e in diversi uffici pubblici.Gli accessi abusivi che riguardavano Prodi e la moglie Flavia avevavo lo scopo di controllare la loro posizione fiscale. In questi ultimi due anni il sistema dell'Anagrafe tributaria, dal quale venivano tutte le informazioni riservate, è stato violato più volte. Il sistema è unico per tutta Italia e dal database si possono ricavare dati, tra l'altro, sui redditi, su donazioni e su compravendite. Chi ha dato vita a questa sorte di "GRANDE FRATELLO" del "FISCO" si presuppone siano alcuni organi della Guardia di Finanza e alcuni dipendenti dell'AGENZIA delle ENTRATE. Nel mondo della politica vi è naturalmente sconcerto e un pò di apprensione, in quanto nella "BLACK LIST" degli spiati figurerebbero altri esponenti politici e importanti sportivi.
Ma io non mi scandalizzo affatto di tutto quello che sta accadendo, forse Prodi dimentica cosa ha approvato in questi ultimi 5 mesi il suo GOVERNO.Nel luglio 2006 il cosiddetto "Decreto Bersani" ha, come affermano i componenti della maggioranza, liberalizzato le prefessioni, ma nello stesso tempo ha obbligato i professionisti ad incassare i proventi della professione esclusivamente tramite o ASSEGNI non trasferibili, BONIFICI bancari o CARTE di CREDITO. Pochi giorni fa è uscita una circolare dell'Agenzia delle Entrate (la 32/E) che spiega in modo dettagliato come il FISCO italiano metterà sotto la lente d'ingrandimento tutti i conti correnti bancari dei professionisti in una eventuale fase di accertamento delle imposte. Ma se prima questo poteva avvenire in virtù di un'autorizzazione da parte di un Magistrato, oggi secondo quanto previsto dalla FINANZIARIA 2007 in discussione in Parlamento, avverrà con una semplice autorizzazione da parte di un normale dirigente dell'Agenzia delle Entrate o ufficiale della Guardia di Finanza, dando quidi vita ad un barbaro controllo su tutto e tutti. Praticamente, tutto quanto esposto, darà vita ad un "Legittimo" ma "macabro" "Grande Fratello Fiscale" andando a violare la privacy di milioni di italiani. Tutto questo in nome di una LOTTA all'EVASIONE senza precedenti, ma che dimostra il fallimento di uno Stato che non riesce ad "EDUCARE" i propri cittadini al pagamento delle imposte. La lotta all'evasione fiscale è stata avviata sin dagli anni 60 ma senza mai produrre ottimi risultati, forse per assurdo gli unici buoni risultati (solo di CASSA) sono giunti dai vari CONDONI FISCALI ed EDILIZI che hanno fatto uscire allo scoperto milioni di italiani EVASORI.Ma caro Presidente del Consiglio, un proverbio antico dice "Chi la fa, l'aspetta", magari ora saprai quanto sia odioso e disumano ESSERE SPIATI!