AVE CAESAR MORITURI

LA FRANCIA SVOLTA A DESTRA.


Dopo anni di governo e ideologie di marca socialista i francesi hanno deciso di svoltare a destra. La Francia è stata per decenni una Nazione colonizzatrice di Paesi Nord-Africani e di conseguenza ha sempre applicato una politca rivolta alla MULTI-RAZZIALITA'. Lo stesso popolo francese, di orgine celtica-romana, una volta erano i "GALLI", sin dall'inizio del XX° secolo ha cercato di favorire l'integrazione delle popolazioni da loro colonizzate, nella stessa Francia. Ma nel corso degli anni la maggior parte dei francesi di origine africana non si è mai voluta INTEGRARE al 100% scegliendo di vivere in zone limitrofe alle grandi città transalpine.A tutti è nota la famosa rivolta delle BANLIEU parigine dove vive almeno il 60-70% della popolazione di orgine Nord-Africana di fede musulmana. Per giorni le strade delle periferie di Parigi sono state invase da roghi, delinquenza, furti, assassini da parte degli abitanti del luogo. Addirittura in Italia c'è stato anche un'affermazione sconsiderata e superficiale di Mister Mortadella affermando che sarebbe potuto succedere anche in Italia, dimostrando la scarsa conoscenza sua della sua "amica" Francia che del suo Bel Paese, ma questa è un'altra storia. Il Ministro Nicolas Sarkozy è riuscito comunque a risolvere il problema placando gli animi di quella gente evidenziando però un problema di fondo sull'integrazione di queste popolazioni.Il 14 gennaio del 2007 alle PRIMARIE FRANCESI il 98% dei presenti al Congresso dell'UNIONE per il MOVIMENTO POPOLARE FRANCESE (UMP) ha scelto proprio Nicolas Sarkozy come candidato alle elezioni presidenziali francesi del 22 aprile prossimo. Praticamente un grande plebiscito. Le sue prime parole da candidato? Parole di un francese orgoglioso del suo Paese, come ogni cittadino europeo dovrebbe esserlo.
La sua prima sferzata è contro la TURCHIA "Non c'è posto per la Turchia nell'Unione Europea - ha fortemento annunciato - non tutti i paesi del mondo hanno la vocazione per integrarsi nell'Europa, a cominciare dalla Turchia". Parole sacrosante, a mio parere. "L' Europa - ha osservato il candidato della destra all' Eliseo - è un moltiplicatore di potenze, senza la quale le nostre vecchie nazioni non conterebbero niente nella globalizzazione, e senza la quale lo choc delle civiltà diventerebbe più probabile". E poi ancora "Ad allargare senza limiti l'Europa si corre il rischio di distruggere l'unione politica europea. Questo non l'accetterò mai" Sarkozy ha quindi lanciato la sua sfida al suo rivale socialista Segolène Royal. Ma ha anche lanciato la sfida ad un'Europa vecchia e logora.
Un'Europa che ha sempre sofferto e sempre soffrirà di una sindrome che si porterà fino alla morte: la sindrome di INFERIORITA' agli Stati Uniti d'America. L'Europa nasce su una volontà di contrastare il colosso capitalista ed economico AMERICANO. Ma dopo aver dato vita ad un'Unione prettamente economica si è voluta spingere oltre creando anche unioni politiche artificiali. Poi non ancora contenta ha allargato in modo irriguardoso i suoi confini mischiando popolazioni che non hanno caratteri comuni se non geografici, vedi le popolazione dell'EST. Popoli che gli stessi Romani facevano fatica a tenerli a bada, ma in quell'epoca vigeva la LEGGE di ROMA. Nicolas Sarkozy pone in evidenza un problema già messo alla luce con la NON APPROVAZIONE della Costituzione Europea in Francia. Una Costituzione che raprresenta un palese insulto ai popoli antichi d'Europa, omettendo l'indicazione delle nostre note origini CRISTIANE ROMANE. Origini con cui la Turchia, eterna rivale dell'Europa e di Roma Imperiale, non ha nulla a che fare. Ed il solo fatto di dover, in modo ipocrita, accettare nell'UE questa popolazione, che per cultura e per religione vive in modo completamente differente da noi, è un errore ed un segno di debolezza. Un'Europa che in modo decadente passa da Continente conquistatore a Continente conquistato.Nicolas Sarkozy vorrebbe naturalemte anche evitare che i ROGHI delle Banlieu francesi si ripetessero un giorno in una Europa vecchia e indifesa determinandone la sua ingloriosa FINE.