AVE CAESAR MORITURI

La BASE NATO mette in crisi PRODI


Il Presidente del Consiglio dei Ministri Prodi aveva tranquillizzato tutti, dagli organi di stampa agli stessi vertici dell'esercito italiano e americano dicendo con fermezza "Indietro non si torna. Su Vicenza la decisione è presa. Un problema politico non si pone certo per l'ampliamento di una base militare; non si pone, siamo favorevoli a tale esigenza".Ma dopo tali affermazioni sono cominciate le "lamentele" e i mugugni di una grossa ala della sinistra a cominciare dallo stesso Bertinotti che ha ribadito "Ogni atto che vada nella direzione della pace, compresi quelli con cui si impediscono nuove forme di organizzazione e di presenza militare sono buone cose". Poi il Presidente della Camera aggiunge "Bisogna cominciare a diventare indipendenti anche in campo militare dagli americani"Poi è la volta di 35 senatori e circa 120 deputati che firmando un loro documento mettono in guardia il Governo affermando "Il governo ci ha detto solo bugie, Prodi, Parisi e D'Alema ci avevano spiegato che non c'era nessun impegno preso da parte del Governo italiano, noi ci opporremo in tutti i modi a questo insediamento militare".
Ed oggi è accaduto proprio quanto "minacciato" da questa di estrema sinistra che si è voluta opporre fino alla fine ad un allargamento alla base NATO Americana. L'aula del Senato ha infatti approvato il testo presentato dalla Lega (che approva la relazione di Parisi sull'ampliamento della base americana) con 152 sì, 146 no e 4 astenuti. Dopo di che lo stesso Ministro della Difesa Parisi ha immediatamente chiesto un "chiamrimento politico".Da tale risultato il centro-destra chiede le dimissioni di Prodi per la incoerenza nella maggioranza, a proposito la politica estera. Per Bertinotti & company invece non si tratta di una vera e propria crisi, ma solo di "un episodio che esprime un elemento di difficoltà".In serata arrivano le parole di Mortadella che ha riferito "L'opposizione ha commentato con toni apocalittici i risultati delle votazioni al Senato, traendone le più estreme conclusioni. Quanto avvenuto è la manifestazione di un disagio e di un dissenso noti quanto circoscritti al tema oggetto della discussione in aula", dopo di che ha auspicato un chiarimento, chissà magari organizzerà un altro week-end a Caserta, naturalmente sempre a spese di noi italiani.