Con l'entrata nel XXI secolo e contestualmente nel III millennio si sperava di aver sconfitto del tutto uno dei capitoli più brutali e schifosi della storia d'ITALIA: le BRIGATE ROSSE.Questa organizzazione eversiva comunista venne fondata nel 1970 da Alberto Franceschini e Renato Curcio. Secondo fondatori e dirigenti, le Brigate Rosse dovevano "indicare il cammino per il raggiungimento del potere e l'instaurazione della Dittatura del Proletariato e la costruzione del comunismo anche in Italia"Numerosi i loro delitti nel corso degli anni '70 e '80 che vanno dall'ingegnere Michele Mincuzzi (capo personale FIAT) all'ingegner Idalgo Macchiarini (della Siemens). Per non parlare dei veri attacchi allo STATO italiano come il sequestro ed il successivo omicidio a danno di Aldo Moro, i numerosi atti di terrosismo contro il Movimento Sociale Italiano e suoi rappresentanti. Senza parlare dell'assassinio crudo e vile nei confronti del Professore Marco Biagi (nel 2002) e D'Antona, come ultime pagine di cronaca nera dello Stato italiano. Si pensava che tutto appartenesse al passato. Ci eravamo sbagliati.Lunedì 12 febbraio, dopo un'indagine cominciata nel 2004 condotta dal P.M. Ilda Bocassini, la Digos di Milano Torino e Padova hanno arrestato 15 BRIGATISTI appartenenti alle Nuove Brigate Rosse denominate "Seconda posizione".Tra le persone arrestate c'è anche Alfredo Davanzo, 49 anni, ritenuto uno dei capofila di "Seconda posizione". Davanzo (fermato a Raveo, in provincia di Udine) era stato condannato nell'82 a dieci anni di carcere per rapina a mano armata ed era stato fermato il 20 gennaio '98 a Parigi su richiesta della magistratura italiana, e rimesso in libertà qualche giorno dopo dalla Corte d'appello della capitale francese. La cosa sconcertante è che Davanzo si è dichiarato "prigioniero politico".Tra gli arrestati vi sono anche dei sindacalisti appartenenti alla CGIL, e ciò mette in evidenza la forza di questa gente criminale di infiltrarsi in qualunque tipo di organizzazione.
I mali oscuri dell'ITALIA
Con l'entrata nel XXI secolo e contestualmente nel III millennio si sperava di aver sconfitto del tutto uno dei capitoli più brutali e schifosi della storia d'ITALIA: le BRIGATE ROSSE.Questa organizzazione eversiva comunista venne fondata nel 1970 da Alberto Franceschini e Renato Curcio. Secondo fondatori e dirigenti, le Brigate Rosse dovevano "indicare il cammino per il raggiungimento del potere e l'instaurazione della Dittatura del Proletariato e la costruzione del comunismo anche in Italia"Numerosi i loro delitti nel corso degli anni '70 e '80 che vanno dall'ingegnere Michele Mincuzzi (capo personale FIAT) all'ingegner Idalgo Macchiarini (della Siemens). Per non parlare dei veri attacchi allo STATO italiano come il sequestro ed il successivo omicidio a danno di Aldo Moro, i numerosi atti di terrosismo contro il Movimento Sociale Italiano e suoi rappresentanti. Senza parlare dell'assassinio crudo e vile nei confronti del Professore Marco Biagi (nel 2002) e D'Antona, come ultime pagine di cronaca nera dello Stato italiano. Si pensava che tutto appartenesse al passato. Ci eravamo sbagliati.Lunedì 12 febbraio, dopo un'indagine cominciata nel 2004 condotta dal P.M. Ilda Bocassini, la Digos di Milano Torino e Padova hanno arrestato 15 BRIGATISTI appartenenti alle Nuove Brigate Rosse denominate "Seconda posizione".Tra le persone arrestate c'è anche Alfredo Davanzo, 49 anni, ritenuto uno dei capofila di "Seconda posizione". Davanzo (fermato a Raveo, in provincia di Udine) era stato condannato nell'82 a dieci anni di carcere per rapina a mano armata ed era stato fermato il 20 gennaio '98 a Parigi su richiesta della magistratura italiana, e rimesso in libertà qualche giorno dopo dalla Corte d'appello della capitale francese. La cosa sconcertante è che Davanzo si è dichiarato "prigioniero politico".Tra gli arrestati vi sono anche dei sindacalisti appartenenti alla CGIL, e ciò mette in evidenza la forza di questa gente criminale di infiltrarsi in qualunque tipo di organizzazione.