AVE CAESAR MORITURI

I 12 COMANDAMENTI di PRODI senza DICO


Mentre continuano le consultazioni del Presidente della Repubblica Napolitano, i leader del Centro-Destra sono fermi sulle loro posizioni.
Casini, leader dell'UDC chiede che l'incarico venga "affidato a un'alta responsabilità". Bossi e company della Lega NORD respingono categoricamente con forza le larghe intese e invoca il ricorso immediato alle urne. Gianfranco Fini di AN non individua ancora lo sbocco della crisi ma avverte che non ci dovrà essere "una maggioranza che faccia affidamento sui senatori a vita". Lui dice che "L'Italia ha bisogno di un governo che goda di una maggioranza politicamente coesa e numericamente autosufficiente e indiscutibile". Forza Italia è contraria ad ogni reincarico a Prodi ma al momento non si pronuncia sul ricorso alle urne. La linea la dà Berlusconi, che fa intendere a Napolitano che "Non vi è alcun bisogno fare riedizioni di un esecutivo che ha fatto già abbastanza danni al Paese".
Il Cavaliere ha elencato in modo dettagliato tutti i DANNI commessi da questo governo di SINISTRA incapace di avere una linea politica omogenea "Ha compromesso la credibilità internazionale del Paese, ha aumentato le tasse ai cittadini, ha distrutto le riforme faticosamente realizzate dal precedente governo, ha bloccato la gran parte delle opere pubbliche già avviate", insomma adesso noi cittadini li dovremmo citare per danni, magari rivolgendoci da un Giudice di Pace, perché NO!
Naturalmente di parere contrapposto sono i leader dei partiti di sinistra che già ora staranno "sfilando" dal Capo dello Stato chiedendogli di dargli un'altra chance. Ma PRODI ha dettato le sue 12 regole, o meglio i suoi 12 COMANDAMENTI, che questa volta anziché dettarle a Mosè, li ha IMPOSTI agli irrequieti comunisti radicali:1. "Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali",2. "Impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e innovazione",3. "Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione)", 4. "Programma per l'efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori", 5. "Prosecuzione dell'azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell'ambito dei servizi e delle professioni" 6. "Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno",7. "Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica", 8. "Riordino del sistema previdenziale e riforma PENSIONI" 9. "Rilancio delle politiche a sostegno della famiglia attraverso l'estensione universale di assegni familiari",10. "Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate", 11. "Il portavoce del presidente, al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di portavoce dell'esecutivo", 12. "In coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all'azione di governo, al presidente del Consiglio è riconosciuta l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto",Gli umtimi due punti sono un pò discutibili, soprattutto l'ultimo, alla faccia della libertà di pensiero e di opinione, detto in parole "povere": Se litigate come i bambini, ve sistemo io, e si fa quello che DICO io, ma non si fanno i DICO, povera Bindi, adesso la dovranno consolare!