L'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, facendo un bilancio di un anno di governo, per noi italiani, DISASTROSO, si lamenta che su 411 atti predisposti dal governo ne sono stati approvati solo 228. Tutta colpa, dice Prodi dei regolamenti parlamentari che tendono a rallentare l'azione del Governo. Poi il premier bolognese, rincalza la dose dicendo "Solo 10 DDL del Governo sono stati approvati e ben 94 sono ancora da approvare", come se tutto ciò che il governo fa o delibera, debba essere "senza discussioni" approvato dal Parlamento italiano. Una specie di "dittatura" maschera da un'apparente democrazia.Ammirevole e molto tempestiva giunge la replica del Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti il quale attacca Prodi dicendogli "Il presidente del Consiglio forse è fuorviato dalla scarsa dimestichezza con le Aule" e continuando "dibattito politico nelle Aule parlamentari è il sale della democrazia e per questo non può essere strangolato da interpretazioni restrittive dei regolamenti parlamentari che rappresentano un elemento di garanzia, funzione per la quale c'è la presidenza della Camera". Dopo di che giunge una telefonata chiarificatrice tra Prodi e Bertinotti, ma nulla è stato chiarito.
Prodi elude il PARLAMENTO
L'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, facendo un bilancio di un anno di governo, per noi italiani, DISASTROSO, si lamenta che su 411 atti predisposti dal governo ne sono stati approvati solo 228. Tutta colpa, dice Prodi dei regolamenti parlamentari che tendono a rallentare l'azione del Governo. Poi il premier bolognese, rincalza la dose dicendo "Solo 10 DDL del Governo sono stati approvati e ben 94 sono ancora da approvare", come se tutto ciò che il governo fa o delibera, debba essere "senza discussioni" approvato dal Parlamento italiano. Una specie di "dittatura" maschera da un'apparente democrazia.Ammirevole e molto tempestiva giunge la replica del Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti il quale attacca Prodi dicendogli "Il presidente del Consiglio forse è fuorviato dalla scarsa dimestichezza con le Aule" e continuando "dibattito politico nelle Aule parlamentari è il sale della democrazia e per questo non può essere strangolato da interpretazioni restrittive dei regolamenti parlamentari che rappresentano un elemento di garanzia, funzione per la quale c'è la presidenza della Camera". Dopo di che giunge una telefonata chiarificatrice tra Prodi e Bertinotti, ma nulla è stato chiarito.