AVE CAESAR MORITURI

Prodi elude il PARLAMENTO


L'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, facendo un bilancio di un anno di governo, per noi italiani, DISASTROSO, si lamenta che su 411 atti predisposti dal governo ne sono stati approvati solo 228. Tutta colpa, dice Prodi dei regolamenti parlamentari che tendono a rallentare l'azione del Governo. Poi il premier bolognese, rincalza la dose dicendo "Solo 10 DDL del Governo sono stati approvati e ben 94 sono ancora da approvare", come se tutto ciò che il governo fa o delibera, debba essere "senza discussioni" approvato dal Parlamento italiano. Una specie di "dittatura" maschera da un'apparente democrazia.Ammirevole e molto tempestiva giunge la replica del Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti il quale attacca Prodi dicendogli "Il presidente del Consiglio forse è fuorviato dalla scarsa dimestichezza con le Aule" e continuando "dibattito politico nelle Aule parlamentari è il sale della democrazia e per questo non può essere strangolato da interpretazioni restrittive dei regolamenti parlamentari che rappresentano un elemento di garanzia, funzione per la quale c'è la presidenza della Camera". Dopo di che giunge una telefonata chiarificatrice tra Prodi e Bertinotti, ma nulla è stato chiarito.
Il leader del Partito Comunista italiano attacca duramente Prodi invitando il governo ad abbandonare la scorciatoia dei decreti legge, e transitare piuttosto su quella che viene definita "l'autostrada dei disegni di legge".Infatti l'articolo 77 della Costituzione italiana prevede in straordinari casi di necessità ed urgenza di ricorrere, da parte del Governo, all'emissione di Decreti Legge che entrano subito in vigore. Ma se gli stessi non sono convertiti in Legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, perdono efficacia. Ma il continuo ricorso a questo stratagemma da parte dell'attuale governo (vedi nella Finanziaria e nella manovra-bis di luglio 2006) non fa altro che ELUDERE il PARLAMENTO.Secondo Bertinotti, ciò che ha finora impedito una maggiore produzione legislativa alla Camera, che in termini di ore ha lavorato anche più dello stesso periodo nella scorsa legislatura, è stato anche un eccessivo ricorso ai decreti legge, per i quali il regolamento della Camera prevede meccanismi di garanzia per la loro conversione intralciando i LAVORI Parlamentari.Ma noi l'avevamo detto che Prodi è un mediocre e di politica, oltre che di Costituzione, non ne capisce nulla. POVERA ITALIA.