AVE CAESAR MORITURI

Il Governo PRODI ancora BOCCIATO


Incredibile ma vero. Non era successo neanche al Governo Berlusconi così tanto criticato dalla SINISTRA COMUNISTA in modo demagogo, per aver truccato i conti pubblici. Pazzesco.Invece è accaduto al Governo degli IMBECILLI capeggiato dal Professore Romano Prodi. Dopo la bocciatura subita dalla CORTE dei CONTI e dalla COMMISSIONE degli Affari ECONOMICI Europea è giunta oggi la bocciatura da parte del Fondo Monetario Internazionale che ha considerato il novello D.P.E.F. "non in linea con le raccomandazioni del Board e non risponde a quello di cui l'Italia ha bisogno".
Il rapport stilato dal F.M.I. recita così "Lo sforzo di consolidamento fiscale contenuto nel nuovo Dpef non risponde ai bisogni dell'Italia sia per rafforzare i conti pubblici, sia per raggiungere gli obiettivi di crescita e di risanamento prefissati dal governo. Nonostante alcune riforme nel processo del budget, la posizione politica presa nel documento non è in linea con consigli del Board dell'F.M.I.".In particolare il Board sostiene che il tanto decantanto tesoretto prodiano debba essere utilizzato per risanare il deficit di bilancio pubblico, anziché spartirselo come se fosse il BOTTINO di una RAPINA agli italiani, e magari lo è.Continuando il rapporto dice che "il nuovo D.P.E.F. non migliora i precedenti obiettivi di deficit 2008-2011, che si sono dimostrati tutt'altro che ambiziosi". L'FMI sottolinea inoltre l'importanza di controllare la crescita della spesa. In modo incoraggiante. Il Dpef introduce importanti aggiustamenti sotto il profilo della riforma del bilancio e del controllo della spesa che possono aiutare a contenere le spese stesse nel medio termine. La decisione di impegnarsi in spese aggiuntive quest'anno deve però essere considerato un passo indietro. E in tutto questo, mentre i politici al governo pensano solo come FREGARE gli ITALIANI con la nascita del nuovo Partito Democratico (che magari di democrazia avrà poco quanto niente) reclamizzando come se fosse l'EROE dei due MONDI Walter Veltroni, il Paese Italiano perde la sua competitività a livello internazionale a danno dei LAVORATORI, dell'OCCUPAZIONE e della PRODUTTIVITA'.