AVE CAESAR MORITURI

Summorum Pontificum


Il Papa ha pubblicato il Motu Proprio "Summarum Pontificum" che permette l'uso della messa in latino secondo il rito anteriore alla riforma liturgica, in via ordinaria e senza richiesta al Vescovo. Il rito antico è permesso, non imposto, e la liturgia ordinaria della Chiesa resta quella conciliare. Ai vescovi resta il controllo sull'applicazione delle norme e fra tre anni dovranno riferire al Papa su eventuali difficoltà.
Il Papa ha deciso il motu proprio che liberalizza la messa in latino spinto dalla "ragione positiva" di "giungere a una riconciliazione interna nel seno della Chiesa". Nelle "divisioni del passato" non sempre, osserva, "i responsabili della Chiesa" hanno "fatto il sufficiente per conservare o conquistare l'unità". Lo afferma nella lettera con cui presenta il motu proprio ai vescovi di tutto il mondo.Nel 1970, Il "Concilio Vaticano II"  venne applicata la riforma liturgica a proposito della celebrazione della Messa nelle lingue dei vari popoli CRISTIANI. Ma questa decisione creò spaccature nell'ambito di gruppi Cristiani molto tradizionalisti come i Lefebvriani che seguirono l'Arcivescovo Marcel Lefebvre nelle sue convinzioni a proposito di mantenere intatta la lingua latina nei riti messali. Questi vennero poi scomunicati. Oggi finalmente Papa Benedetto XVI cerca di unire il mondo Cristiano dando la possibilità ai vari parroci, senza la richiesta di un "indulto" ai Vescovi, di celebrare la Messa in Latino.
La lingua dei nostri PADRI deve essere la nosra seconda lingua madre ed ogni fedele ha il dovere di sforzarsi di impararla. Le nostre radici non devono mai essere dimenticate, un popolo diventa grande solo se conosce se stesso e non rinnega il suo passato glorioso.