AVE CAESAR MORITURI

Strage di BOLOGNA: 27 anni dopo


Sabato 02 agosto 1980, ventisette anni fa, alle 10,25 nella sala d'aspetto della Stazione di Bologna Centrale esplose un ordigno a tempo contenuto in una valigia abbandonata, uccidendo ottantacinque persone, ferendone oltre duecento. Per Bologna e per l'Italia fu una delle giornate più nere sotto il segno del terrorismo. Nel 1995 la Corte di Cassazione giunge ad una sentenza, una sentenza di comodo giusto per placare gli animi, ma non una sentenza di VERITA', nella quale vennero condannati Valerio Fioravanti e Francesco Mambro, che si sono sempre dichiarati innocenti. Loro, appartenenti a gruppi di Giovani NeoFascisti, divennero la cavia per mettere a tacere la VERITA', una verità mai raccontata, mai dichiarata, mai scritta dallo Stato Italiano.
Oggi, Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione delle vittime di quella strage, in occsione della commemorazione di quel maledetto giorno attacca gli organi dello Stato puntando il dito contro tutti quei terroristi ROSSI che serpeggiano tra le aule del Parlamento Italiano "All'interno del Parlamento ci sono amici dei terroristi che hanno grandi e potenti mezzi. In Italia in questo momento c’è un clima di estrema indulgenza nei confronti di chi ha commesso atti terroristici. Assistiamo ad un clima di estrema indulgenza nei confronti di personaggi come Scalzone, oggi in Italia grazie alla totale prescrizione dei suoi reati, Battisti, assassino latitante che secondo il senatore Russo Spena dovrebbe essere graziato, Renato Curcio, tra i fondatori delle Br che gira il Paese partecipando a conferenze cui attacca il 41bis, ovvero il carcere duro per i boss mafiosi, e Mario Tuti, pluriomicida anch'egli neoconferenziere invitato a Trieste in occasione del 25 aprile". Poi Bolognesi attacca SERGIO d'ELIA che è "addirittura parlamentare e segretario di presidenza della Camera dei deputati". Attacca senza mezze misure la sinistra radicale che cerca in tutti i modi di "nascondere" e nello stesso tempo "santificare" chi nel passato si è macchiato di crimini contro lo STATO ed il popolo italiano, crimini imperdonabili. Ma questo è il Governo dei Comunisti, dopo tutto se oggi esistono ancora, purtroppo lo devono anche ai loro AMICI TERRORISTI delle Brigate Rosse.
Era presente anche Prodi e il Ministro Damiano, ambedue fischiati da alcuni giovani presenti.