Sabato 02 agosto 1980, ventisette anni fa, alle 10,25 nella sala d'aspetto della Stazione di Bologna Centrale esplose un ordigno a tempo contenuto in una valigia abbandonata, uccidendo ottantacinque persone, ferendone oltre duecento. Per Bologna e per l'Italia fu una delle giornate più nere sotto il segno del terrorismo. Nel 1995 la Corte di Cassazione giunge ad una sentenza, una sentenza di comodo giusto per placare gli animi, ma non una sentenza di VERITA', nella quale vennero condannati Valerio Fioravanti e Francesco Mambro, che si sono sempre dichiarati innocenti. Loro, appartenenti a gruppi di Giovani NeoFascisti, divennero la cavia per mettere a tacere la VERITA', una verità mai raccontata, mai dichiarata, mai scritta dallo Stato Italiano.
Strage di BOLOGNA: 27 anni dopo
Sabato 02 agosto 1980, ventisette anni fa, alle 10,25 nella sala d'aspetto della Stazione di Bologna Centrale esplose un ordigno a tempo contenuto in una valigia abbandonata, uccidendo ottantacinque persone, ferendone oltre duecento. Per Bologna e per l'Italia fu una delle giornate più nere sotto il segno del terrorismo. Nel 1995 la Corte di Cassazione giunge ad una sentenza, una sentenza di comodo giusto per placare gli animi, ma non una sentenza di VERITA', nella quale vennero condannati Valerio Fioravanti e Francesco Mambro, che si sono sempre dichiarati innocenti. Loro, appartenenti a gruppi di Giovani NeoFascisti, divennero la cavia per mettere a tacere la VERITA', una verità mai raccontata, mai dichiarata, mai scritta dallo Stato Italiano.