AVE CAESAR MORITURI

I Rom non sono integrabili


Nella trasmissione "In mezz'ora" di Lucia Annunziata, Gianfranco Fini, leader di Alleanza Nazionale va all'attacco sulle popolazioni ROM che, con l'apertura delle frontiere sin da gennaio 2007, hanno invaso l'Italia senza alcun tipo di controllo. Dopo la tragedia contro la CITTADINA Italiana, il Governo Prodi, incalzato dall'ormai vero Leader della Sinistra Italiana, Walter Veltroni, ha approvato il Decreto Legge che prevede l'espulsione di cittadini comunitari che si macchiano di atti criminali nella comunistà italiana. Il potere di espellere questi CRIMINALI è nella mani dei Prefetti. Ma nonostante questo intervento al fotofinish della sinistra italiana, Fini vuol vederci chiaro su questo Decreto che pare un "pannicello caldo" come lo ha definito il Cavaliere Silvio Berlusconi "Berlusconi ha ragione a dire che il decreto è un pannicello caldo, varato sull’onda del panico e perché Veltroni temeva di veder crollare il suo castello di Roma città modello. Noi comunque siamo disponibili a votarlo, ma a tre condizioni: che preveda espulsioni effettive e coatte, e non semplici intimazioni ad andarsene come emerge oggi dal testo; che appunto, recependo integralmente la direttiva Ue, si possa espellere anche chi non ha un reddito certo e infine, perché non rimanga tutto lettera morta, in Finanziaria bisognerà aumentare sensibilmente i fondi alle forze di polizia". Mentre quando gli si fa la domanda a proposito di questa popolazione non amata anche in patria, i ROM, afferma "Sì, mi chiedo come sia possibile integrare chi considera pressoché lecito e non immorale il furto, il non lavorare perché devono essere le donne a farlo magari prostituendosi, e non si fa scrupolo di rapire bambini o di generare figli per destinarli all’accattonaggio. Parlare di integrazione per chi ha una "cultura" di questo tipo non ha senso".
Ma intanto giungono le critiche del presidente romeno Traian Basescu  che dopo aver aperto le carceri e scaricato la criminalità in Italia ha la faccia tosta di contestare la desione del governo italiano "Sono misure improvvisate che generano paura e risvegliano l'odio possono essere inique e possono causare altri effetti rispetto a quelli sperati", e continunado "In qualità di capo dello Stato romeno condanno ogni violazione della legge commessa da un cittadino romeno in Romania così come all'estero. Ma condanno (anche) ogni atto di violenza diretto contro cittadini romeni così come ogni discorso che inciti la gente a non rispettare i diritti civili dei romeni senza riguardo a dove si trovino nell'Unione europea".
Evidentemente il Presidente Romeno dimentica che la violenza è cominciata dalle popolazioni ROM che vivendo in condizioni disagiate e in "baraccopoli" mettono a repentaglio la SALUTE PUBBLICA che è tutelata dalla nostra Costituzione! Tanto stare in Europa lo si sa, conviene più a loro che a noi! L'Italia non può e non deve farsi maneggiare da uno Stato che nei confronti degli Italiani ha sempre avuto poco rispetto!