Dopo aver preso il tè nel pomeriggio romano con il Capo del Campidoglio, Silvio Berlusconi torna all'attacco contro i suoi ex-alleati. Con Walter Veltroni ha passato un'ora e mezza di conversazione senza mai parlare di elezioni anticipate "Berlusconi non ha posto il voto come pregiudiziale per il confronto sulle riforme. Questa è la novità del giorno" ha aggiunto l'amicone Walter. Ma cosa si siano detti in un'ora e mezza non si sa ancora di preciso. Ufficialmente hanno parlato di sistema elettorale ed in particolare del cosiddetto Vassallum, che non è una nuova marca di Viagra o di preservativi, e manco nuove pasticche per il mal di testa, ma il nuovo sistema elaborato dai costituzionalisti Vassalli e Ceccanti (un proporzionale con sbarramento che mette insieme i sistemi tedesco e spagnolo), in testa nei gradimenti del Partito Democratico. Qualche "maligno" ha parlato di inciuci o accordi sottobanco, magari la volpe milanese mentre sorseggiava il tè avrà auspicato al sindaco romano di fare un accordo alle prossime elezioni facendo ingelosire Prodi ed i suoi orami ex-alleati (o ex-fidanzatini?). Ma nulla di tutto ciò, e a confermarlo è stato lo stesso Silvio "Non si è parlato di grosse koalition nel modo più assoluto. E preciso che anche in passato non ho mai parlato di governo di coalizione, se non quando mi hanno chiesto cosa avrei fatto in caso di una nostra vittoria risicata dopo il voto e io ho detto, come avevo già fatto dopo le elezioni del 2006, che avrei scelto di condividere le responsabilità di governo con l'altra parte". Che facciamo ci fidiamo? Abbiamo alternative? Va bene ci fidiamo (io no!).
Nasce l'asse ROMA - MILANO
Dopo aver preso il tè nel pomeriggio romano con il Capo del Campidoglio, Silvio Berlusconi torna all'attacco contro i suoi ex-alleati. Con Walter Veltroni ha passato un'ora e mezza di conversazione senza mai parlare di elezioni anticipate "Berlusconi non ha posto il voto come pregiudiziale per il confronto sulle riforme. Questa è la novità del giorno" ha aggiunto l'amicone Walter. Ma cosa si siano detti in un'ora e mezza non si sa ancora di preciso. Ufficialmente hanno parlato di sistema elettorale ed in particolare del cosiddetto Vassallum, che non è una nuova marca di Viagra o di preservativi, e manco nuove pasticche per il mal di testa, ma il nuovo sistema elaborato dai costituzionalisti Vassalli e Ceccanti (un proporzionale con sbarramento che mette insieme i sistemi tedesco e spagnolo), in testa nei gradimenti del Partito Democratico. Qualche "maligno" ha parlato di inciuci o accordi sottobanco, magari la volpe milanese mentre sorseggiava il tè avrà auspicato al sindaco romano di fare un accordo alle prossime elezioni facendo ingelosire Prodi ed i suoi orami ex-alleati (o ex-fidanzatini?). Ma nulla di tutto ciò, e a confermarlo è stato lo stesso Silvio "Non si è parlato di grosse koalition nel modo più assoluto. E preciso che anche in passato non ho mai parlato di governo di coalizione, se non quando mi hanno chiesto cosa avrei fatto in caso di una nostra vittoria risicata dopo il voto e io ho detto, come avevo già fatto dopo le elezioni del 2006, che avrei scelto di condividere le responsabilità di governo con l'altra parte". Che facciamo ci fidiamo? Abbiamo alternative? Va bene ci fidiamo (io no!).