Il condottiero dei COMUNISTI Italiani, colui che si rese responsabile della caduta del Primo Governo Prodi nel lontano 21 aprile 1996 dalle cui rovine nacque il tanto contestato Governo D'Alema, FAUSTO BERTINOTTI ha posto fine alla tanta agonia del governo attuale di Centro-Sinistra. "Dobbiamo prenderne atto: questo centrosinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l'Unione non si è realizzata" ha aggiunto il leader del Partito della Rifomndazione Comunista Italiana in un'intervista rilasciata a Repubblica. Continuando afferma "Voglio premetterlo: non ci deve essere nervosismo, da parte di Prodi. Usciamo da questa prigione mentale: io non so quanto andrà avanti, può anche darsi che duri fino alla fine della legislatura, e non ho nulla in contrario che questo accada. Ma per favore, prendiamo atto di una realtà: in questi ultimi due mesi tutto è cambiato". Non condivido la sua ideologia prettamente comunista, ma ne ammiro senza alcuna vergogna la sua grande onestà intellettuale nel sottolineare temi che comunque non hanno colori come: il lavoro, l'uguaglianza sociale e la lotta alla povertà. Poi parlando di quello che avrebbero dovuto attuare ma non hanno attuato ammette che "Bisognava dare vita ad un governo nuovo, riformatore, capace di rappresentare una drastica alternativa a Berlusconi, e di stabilire un rapporto profondo con la società e con i movimenti, a partire dai grandi temi della disuguaglianza, del lavoro, dei diritti delle persone: ecco, questo progetto non si è realizzato. Già questo ha creato un forte disagio a sinistra. Poi si sono verificati fatti che lo hanno acuito. Ne potrei citare centomila".
PRODI hai FALLITO
Il condottiero dei COMUNISTI Italiani, colui che si rese responsabile della caduta del Primo Governo Prodi nel lontano 21 aprile 1996 dalle cui rovine nacque il tanto contestato Governo D'Alema, FAUSTO BERTINOTTI ha posto fine alla tanta agonia del governo attuale di Centro-Sinistra. "Dobbiamo prenderne atto: questo centrosinistra ha fallito. La grande ambizione con la quale avevamo costruito l'Unione non si è realizzata" ha aggiunto il leader del Partito della Rifomndazione Comunista Italiana in un'intervista rilasciata a Repubblica. Continuando afferma "Voglio premetterlo: non ci deve essere nervosismo, da parte di Prodi. Usciamo da questa prigione mentale: io non so quanto andrà avanti, può anche darsi che duri fino alla fine della legislatura, e non ho nulla in contrario che questo accada. Ma per favore, prendiamo atto di una realtà: in questi ultimi due mesi tutto è cambiato". Non condivido la sua ideologia prettamente comunista, ma ne ammiro senza alcuna vergogna la sua grande onestà intellettuale nel sottolineare temi che comunque non hanno colori come: il lavoro, l'uguaglianza sociale e la lotta alla povertà. Poi parlando di quello che avrebbero dovuto attuare ma non hanno attuato ammette che "Bisognava dare vita ad un governo nuovo, riformatore, capace di rappresentare una drastica alternativa a Berlusconi, e di stabilire un rapporto profondo con la società e con i movimenti, a partire dai grandi temi della disuguaglianza, del lavoro, dei diritti delle persone: ecco, questo progetto non si è realizzato. Già questo ha creato un forte disagio a sinistra. Poi si sono verificati fatti che lo hanno acuito. Ne potrei citare centomila".