AVE CAESAR MORITURI

Prodi fa la conta dei voti


Dopo il prevedibile terremoto innescato dall'ex-Ministro GuardaSigilli, Mastella, Prodi è costretto a presentarsi alle Camere (Deputati e Senato) per chiedere la fiducia. I conti non tornano, e se alla Camera dei Deputati potrebbe superare il "Test Fiducia" grazie ad una maggioranza ampia, come è ben noto sin dall'inizio della Legislatura, al Senato è tutta un'altra musica. Il confronto con l'assemblea della Camera terrà banco per tutto il pomeriggio. Il voto sulla fiducia chiesta dal premier è previsto per chiamata individuale a partire dalle 17. L'esito si dovrebbe conoscere entro un paio d'ore dall'inizio delle votazioni e ogni deputato dovrà sfilare davanti al banco di presidenza e pronunciare il proprio sì o il proprio no.
Al Senato, invece, dove la discussione e il voto sono tutt'ora in calendario per giovedì pomeriggio, i numeri non danno ragione all'esecutivo. Proprio la mancanza di una maggioranza politica, ottenuta cioè senza l'apporto determinante dei senatori a vita, avrebbe indotto - secondo alcune interpretazioni - il Capo dello Stato a consigliare a Prodi di evitare un inutile forzatura. Infatti il Comunista Napolitano, che imparziale non lo è mai stato, approfittando del discorso in occasione della Cerimonia sul 60° anniversario della vecchia e logora Costituzione, mai rispettata dallo Stato ITALIANO, ha consigliato a Romano Prodi di evitare figuracce al Senato e magari non presentarsi.
I conti al Senato non tornano e i senatori a vita, che dovrebbero astenersi nel votare la fiducia, ma siamo nel Paese di Pulcinella purtroppo, comunque non basterebbero a far dormire tranquillo Mister Mortadella. Il senatore Domenico Fisichella ha ribadito infatti che voterà no alla fiducia, rendendo ancora più difficile al governo il raggiungimento della maggioranza dei voti richiesti. "Non c'è possibilità di recupero" ha spiegato. "A Prodi ho detto quanto dichiarato già il 20 dicembre in aula al Senato: e cioè che il rapporto di fiducia con il governo si è esaurito. Prodi ne ha preso atto e ovviamente non è rimasto bene". Luigi Pallaro (uno dei senatori che Prodi sperava di recuperare) non dovrebbe invece partecipare al voto. Poi se aggiungiamo anche il "rivoluzionario" Lamberto Dini che aveva già, prima di Natale, consigliato Prodi di dimettersi, i conti sono fatti.
I Comunisti in Parlamento non l'hanno presa bene attaccando Mastella e considerandolo IRRESPONSABILE. Certo che c'è l'imbarazzo della scelta a proposito di GESTI IRRESPONSABILI. Io considero IRRESPONSABILE chi ha inserito tra le liste dei parlamentari ex-brigatisti ROSSI ASSASSINI come Sergio D'Elia, o magari è IRRESPONSABILE un certo Bassolino che ha fatto della Campania un zona piena di RIFIUTI determinando un'emergenza AMBIENTALE e SALUTARE. IRRESPONSABILE sono coloro che continuano a sostenere la comunsita IERVOLINO che meriterebbe di essere presa a calci nel SEDERE per essere rimasta impassibile davanti ad una situazione critica sui rifiuti di Napoli.
Intanto il frenetico Bossi scalda i motori e lancia venti di guerra, contro chi no si sa, ma forse lo si percepisce, probabilmente contro ROMA, contro la burocrazia di uno Stato Assente e Inesistente urlando "O si va al voto oppure facciamo la lotta di liberazione. Ci mancano un po' di armi, ma prima o poi quelle le troviamo". Bene, anzi male, se non erro questa si chiama "dichiarazione di Guerra Civile". Ci deve solo dire dove e quando, a serrare i ranghi non ci metteremo molto . . . .