AVE CAESAR MORITURI

Pecoraro Scanio indagato.


Dopo le indagini su Mario Campana, allora dirigente della Cancelleria del Tribunale Fallimentare della procura di Potenza, accusato di vendere in proprio gli immobili derivanti da fallimenti, l'indagine sulla Banca Mediterranea di Potenza, con l'accusa di falso in bilancio per aver emesso crediti inesigibili in favore della ICLA, una società facente capo a Paolo Cirino Pomicino, dopo la fmosa indagine "SavoiaGate" che portò all'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso, ed associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, e la recente indagine su Fabrizio Corona sotto il nome di "Vallettopoli", Henry John Woodcock, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza colpisce ancora e questa volta la sua indagine riguarda uno dei più grandi MORALIZZATORI d'Italia: PECORARO SCANIO.
Al Ministro dell'Ambiente, che fa della morale e dell'onestà uno dei suo cardini e pilastri durante le sue campagne elettorali, viene ipotizzato il reato di associazione a delinquere e corruzione. Favori in cambio di appalti. Viaggi, telefonini e altri regali sarebbero stati concessi ad Alfonso Pecoraro Scanio, responsabile del dicastero per l'Ambiente, per concludere affari e ottenere concessioni. Gli atti dell'inchiesta avviata dalla procura di Potenza sono stati trasmessi ieri al tribunale dei ministri. Saranno adesso i giudici di Roma a dover valutare se effettivamente Pecoraro si sia fatto pagare vacanze all'estero e soggiorni in alberghi extralusso da alcuni imprenditori che volevano occuparsi dello smaltimento dei rifiuti della Campania e altri che avrebbero ottenuto l'incarico in esclusiva per organizzare le trasferte del ministero.
In particolare, durante il periodo natalizio, il politico avrebbe soggiornato nel prestigioso hotel a sette stelle inaugurato il 15 dicembre scorso in galleria a Milano. L'accusa ritiene che questi viaggi fossero la contropartita concessa dagli imprenditori del settore turistico. Nelle ultime settimane sarebbero stati interrogati alcuni collaboratori del ministro proprio per avere conferma delle vacanze trascorse all'estero e a Milano. Alcuni imprenditori, anche loro finiti sotto intercettazione, avrebbero infatti affermato di aver trattato con Pecoraro Scanio la possibilità di smaltire in un termovalorizzatore che gestiscono in Grecia, una parte dei rifiuti campani. Anche in questo caso il ministro avrebbe ottenuto una contropartita per il suo interessamento pur non riuscendo a garantire che l'affare andasse in porto. Lui che per mesi ha sempre lottato contro i TERMOVALORIZZATORI e poi faceva affari con aziende greche che applicavano questa forma di smaltimento per i rifiuti.
Adesso dopo i rifiuti di Napoli e dintorni, ci tocca SMALTIRE anche Pecoraro Scanio, ma ci sarà un termovalorizzatore all'altezza?