AVE CAESAR MORITURI

Daniela Santanché, la femminista di Destra


A pochi giorni dal voto se c'è un Candidato Premier "new entry" che ha maggiormente colpito nel bene e nel male e fortemente scosso l'opinione pubblica, quella è senza ombra di dubbio la Daniela Santanché. Lei, osannata ed amata dalle donne fortemente femminsite e dal suo Capo di Partito, Francesco Storace, è sicuramente l'unica candidata che non ha accettato per nulla quel falso moderatismo che sta, stranamente, caratterizzando la Campagna Elettorale. Quella del 2006 fu una campagna dove da una parte (Popolo delle Libertà) attaccò senza mezze misure il Partito della Sinistra, un pentolone che conteneva di tutto e di più, allertando il popolo italiano sui pericoli di un Comunismo silenzioso e dannoso. Dall'altra parte, (Partito dell'Ulivo) attaccava Berlusconi e Soci S.p.A., soprattutto sul piano personale cercando di mettere in cattiva luce il candidato Premier della Casa delle Libertà. Toni accesi e parolacce che venivano sfornate come cornetti alla crema.
Questa Campagna Elettorale invece, e stranamente, non ha nulla di tutto ciò. Da una parte c'è il "Mago della Lampada" Walter Veltroni che in ogni luogo dove mette piede con il suo Pulman targato DISNEY-LAND promette a destra e manca, manco se vivessimo in una sorta di "Alice e il Mondo delle Meraviglie". Poi c'è il sondaggista Silvio Berlusconi che per nostra fortuna, dopo il TG-METEO, ci tiene aggiornati sui sondaggi, attendibilissimi, sulle imminenti elezioni, come una sorta di "Corsa di Cavalli", chi ha denaro può scommettere. Poi ci sono le comparse da parte di Casini, sedotto e abbandonato dal Cavaliere, Fausto Bertinotti con la sua fenomenale "Erre" moscia e il suo essere sempre pacato ed intellettualmente onesto. Insomma chi ama le "Corride" quest'anno resta deluso. Ma la Daniela Santanché non ci sta a questa "Calma Piatta" che sa di accordo sotto banco e allora affonda tutti e tutte.
Lucia Annunziata, conduttrice del talkshow "In mezz’ora", su RAI3 ha detto "L’ho rivalutata, c’è molto più di quel che sembra sotto le sue apparenze". Cnn, Reuters, Afp, giornali stranieri hanno dedicato spazio a questa donna "en noir", capace di superare a Matrix l’esame rigoroso di un vis-à-vis con Enrico Mentana. Mentana non è stato l’unico maschio ad accorgersi della grinta della neo-camerata Santanché. Vittorio Feltri ha scritto più o meno che la deputatessa de La Destra studia "non quel che passa l’agenda dei progressisti ma quanto le viene suggerito da un solido senso della realtà". A proposito di concretezza lei quando riceve qualche uppercut nei dibattiti televisivi ripete di venire dal Piemonte, di essere di Cuneo, e quindi zitti e buoni. Ritanna Armeni, conduttrice di 8 e mezzo ha detto "Ho pensato che molte di sinistra, donne importanti, che fanno politica, brave, preparate, dovrebbero osservarla con più attenzione. Forse c’è qualcosa da imparare da una femminista di destra".Il segreto della Santanchè è che parla come mangia, ha un linguaggio diretto da bar sport. Ai colonnelli di An ha detto che hanno "palle di velluto". Ha attaccato Fini chiamandolo con malagrazia "valletto di Berlusconi" e guai chi dice il contrario. Di sè e dei suoi ha parlato con naturalezza usando un linguaggio estremo, inconsapevolmente marinettiano "Siamo un partito incazzato con la bava alla bocca". Alle donne ha fatto sapere che "conteremo solo quando riusciremo a mettere una cretina in un posto di potere". I clandestini la Santanchè li vuole "cacciare a calci nel sedere". Le ragazze che vogliono far carriera "non devono darla, non serve, bisogna darla solo per amore" ed io approvo e sottoscrivo. Berlusconi è stato accusato dalla Santanchè di vedere le donne solo "orizzontalmente". Se uno le chiede "Pensi che questo linguaggio provocatorio, estremista, irriverente e molto “fascist” possa portarti voti?", lei risponde "Io ballo da sola, e poi a voler essere moderati a tutti i costi si finisce per essere modesti". E giù una risata, un accavallamento di gambe, una aggiustatina ai capelli pettinati alla Veronica Lake, un tocco al colletto della camicia bianca che fa molto Hillary o Michelle Obama, tanto per parlare di donne in campagna.
Eletta consigliere provinciale a Milano nel 1999 (fu la più votata) la Santanchè si è fatta due legislature (2001 e 2006) ed è stata la prima donna relatrice della legge finanziaria. E’ stata anche presidente del Comitato per la spesa pubblica. Ricorda che "Ad un alto magistrato della Corte dei Conti che rinviava l’audizione, gli ho detto: “la prossima volta la mando a prendere a calci nel culo dai carabinieri”. Santanchè vive a Roma in una casa alquanto "cosy", con divani mongiardineschi di velluto rosso, l’unica cosa rossa della sua vita. Le finestre di fronte sono quelle dell’ex sede nazionale della Margherita, oggi quartiere elettorale del Pd. "Guardi quante auto blu con autista, e che via vai di lampeggianti, sembra di essere a Beirut", ridacchia in un'intervista. Certo lei non perde una battuta. Più che alla storia pensa alla cronaca, come si usa nei bar e dai barbieri commentando i giornali del mattino. Attaccano Ferrara e lei. "Anche Ferrara fascista? Benvenuto nel club, caro Giuliano, non te la prendere, la compagnia è buona, c’è anche papa Ratzinger". Sua Eminenza Tettamanzi protesta a favore dei Rom e lei "E’ il cardinale degli zingari e dei no global". Si parla di case popolari e la Santanchè grida "Datele prima agli italiani" facendo riferimento all'ottima proposta dei Giovani di DESTRA a proposito del Muto Sociale. Nemmeno la Santanchè sa se sarà eletta alla Camera il 14 aprile. Il quorum del 4% è un traguardo difficile. "Comunque ti sei divertita", le ha detto dal Kenya l’amico Briatore. E di divertimento lui si che se ne intende.