AVE CAESAR MORITURI

L'ultima follia di VISCO


Vincenzo Visco, Vice-Ministro dell'Economia nell'ultimo Governo di Prodi, un uomo che sin dalla sua giovane età ha sempre sofferto di vero protagonismo nel bene e nel male. Nel 2001 viene condannato in via definitiva per abusivismo edilizio per via di alcuni ampliamenti illeciti della sua abitazione a Pantelleria, con una pena di 10 giorni di arresto, 20 milioni di lire di ammenda e l'ordine di riduzione in pristino dei luoghi, cioè la demolizione delle opere abusive. Nell'anno 2007 si rende protagonista in negativo del famoso "caso Speciale" a proposito delle continue minacce rivolte all'ex-generale della Guardia di Finanza, per costringerlo a trasferire gli ufficiali che indagavano sulla scalata di Unipol a BNL, e per coprire i suoi amici del vecchio Partito Comunista Italiano.
Laureato in Giurisprudenza all'Università di Roma, nel 1966, prosegue gli studi presso l'Istituto di Economia e Finanza dell'Ateneo romano e poi, l'anno successivo, presso l'Università della California a Berkeley (Stati Uniti d'America). Vincitore di una borsa Stringher alla Banca d'Italia nel 1968, compie un periodo di perfezionamento nel Regno Unito presso l'Università di York. Lasciata la Banca nel 1969, inizia la carriera accademica come assistente alla cattedra di Scienza delle Finanze retta da Cesare Cosciani. Dal 1973 è professore incaricato della stessa disciplina all'Università di Pisa, dove assume la titolarità della cattedra nel 1980. Docente all'Università LUISS di Roma dal 1988 al 2001. Dal 2001 è Ordinario di Scienza delle finanze all'Università ‘La Sapienza’ di Roma.Un curriculum vitae da far paura e di tutto rispetto, eppure si è reso protagonista in negativo per tantissime vicende, anche di carattere penale. Un uomo ed un perché! Durante tutti i diciotto mesi del Governo Prodi ha inseguito una sola idea: combattere a tutti i costi l'evasione fiscale attaccando tutto e tutti senza alcuna distinzione come se dovesse portare a casa un bottino indispensabile per la sopravvivenza. Ha dato vita ad un accanimento fiscale nei confronti degli italiani affermando in alcune circostanze che ogni contribuente è un "potenziale evasore". Da che pulpito viene la predica, verrebbe da dire, vista la sua condanna per ABUSO EDILIZIO.
Nella giornata di ieri si è reso protagonista sicuramente dell'ultima vicenda negativa autorizzando l'Agenzia delle Entrate alla pubblicazione con tanto di Nomi e Cognomi dei redditi di tutti gli italiani suddivisi per Comune di Residenza. Il passaparola è stato fulmineo. Dopo poche ore infatti il sito era già intasato. Del resto l'occasione era ghiotta: poter scoprire con un clic quanto guadagna (o meglio guadagnava, visto che i dati sono relativi al 2005) il vicino di casa o il collega d'ufficio. O qualche personaggio celebre per gli amanti del gossip. Tanto si sa il voyeurismo oramai fa parte degli italiani e le trasmissioni deprimenti come Grande Fratello, l'Isola dei Famosi hanno confermato questa strana deviazione di un popolo alla deriva. L'Agenzia delle Entrate ha poi spiegato con un comunicato che "la legge stabilisce la pubblicità dei dati". "La predisposizione degli elenchi nominativi dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi è prevista dall'articolo 69 del Dpr numero 600 del 1973. Tali elenchi, in passato realizzati in forma cartacea, erano a disposizione per la consultazione sia negli uffici dell'Agenzia che nei Comuni. La decisione di utilizzare il mezzo telematico nasce dalla norma introdotta con il codice dell'amministrazione digitale varato nel 2005 che dispone di assicurare la fruibilità dell'informazione in modalità digitale utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie dell'informazione e della comunicazione". Insomma per loro andava tutto bene e a norma di legge.
Ma il colpo di coda l'ha fornito il nostro mito, Vincenzo Visco, che per difendere il suo operato ha affermato "E' un fatto di trasparenza, di democrazia. Non vedo problemi c'è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm americano. Era già pronto per gennaio, ma per evitare le polemiche in campagna elettorale ho chiesto di pubblicarle più tardi". Mi chiedo se un Vice-Ministro debba prendere come modello un TELEFILM Americano o magari Leggi anche di carattere morale per svolgere il suo operanto. Non ho parole!
Ma come una bastonata giunge inevitabile l'intevento del Garante della Privacy, forse l'unica personalità che funziona bene in Italia. L'Authority, nel tardo pomeriggio, ha chiesto la «sospensione» del servizio. Richiesta accolta dall'Agenzia delle Entrate, che in una nota assicura: "Forniremo tutte le delucidazioni". Alla base di tale intervento, naturalmente vi è una palese VIOLAZIONE della privacy di tutti gli italiani. Sbandierare al vento tutto e tutti oggi è diventato un evento normale e da traino sicuramente lo hanno fatto le PESSIME trasmissioni televisive che hanno cambiato in peggio le abitudini degli italiani. L'ADOC, Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori, ha già predisposto un intervento di denuncia a carico dell'Agenzia delle Entrate per tutelare la privacy degli italiani.
Il GRANDE FRATELLO FISCALE è appena cominciato . . . . . . .