IL GRILLO NERO

ALLA CASA DELLA SPOCCHIA...


Questo blog  era nato con un solo intento che si può facilmente leggere dall'intestazione: e cioè doveva essere un container di incontro.E' stato, inizialmente, espressamente rivolto ad alcune persone che, girando per Libero, ho letto, ed ho potuto ritenere, per un motivo o per un altro, presenze in grado di arricchire un simposio o un decameron di confronti. Non è una preclusione né una cerchia definitiva o chiusa tanto è che aumenta o diminuisce e varia.Voleva essere solo un mezzo per dare espressione, ma ancora non lo è stato. Poco male. Ma era, ed è, un esperimento e pertanto sta comunque dando esiti. I confronti e gli scambi non possono esistere quando invece di sostenere un'argomentazione in un luogo pubblico come questa piazza ci si rintana nel proprio privato per esternare affermazioni quali: "io non credo che esista l’arte e credo che se c’è vada superata"  oppure:"io non credo in quelli che la categorizzano e ne fanno strumento di distinzione sociale, la mia è una ricerca sulla rete di relazioni con persone, cose e luoghi che caratterizzano noi e la nostra epoca, il nostro esserci. Di sicuro non sono uno che cerca l’iperuranio e neanche uno che dice agli altri come devono essere e come si sta nei luoghi, tirando giù decaloghi che di fatto non servono ad altro che a certificare il decalogatore come intellettuale..."Viene da sorridere, vero?Riconosciamo forse qualcuno o noi stessi in queste parole? perché, in realtà, di sicuro qui c'è solo una cosa. E cioè che è proprio da queste affermazioni e da questi atteggiamenti che si mostra una, ahimè innegabile, gran bella dose di auto celebrazione. Ah, la prosopopea vestita da umiltà, che strano mostro...lasciamo alla casa della spocchia i suoi padroni. Ognuno per la sua... oppure forse no?  Per i curiosi la fonte:  http://blog.libero.it/Emicrania/