IL GRILLO NERO

IL GIUDIZIO (...settario)


                                            UN PO' DI GIUDIZIO...                           
 E’ l’Angelo, o almeno così sembra.La neve è ancora alta in questa valle, ma il Sole ha mostrato una possibilità più calda di questo velo bianco. Non sono annegato nelle grazie infedeli della Luna e sono ancora vivo, dopotutto forse mi ha aiutato…e adesso lo so che quel che vedo non sono i miraggi di Morgana e anche se morirò, non sarà mai troppo tardi per rinascere. Nudo, come tutti gli altri, morenti, o già forse morti, come posso comprenderlo da qui, vedo avanzare un popolo di uomini. Donne. Infanti. Escono tutti da un sonno che per qualcuno è stato morte, per altri un incosciente dormire. Pregano preghiere sconosciute e l’Angelo è il loro unico giudice.Sembra il volto di quell’Imperatore che ho incontrato all’inizio del mio viaggio; ma guardando meglio non è lui. Non è un soldato e non è un monarca. E non è neppure un angelo con le ali di fuoco a guidare guerre sante…perché questa non è la casa di nessuna religione. Non sono spaventato ma riconosco che qualcosa mi confonde. Non sono abituato a fare a meno della logica eppure quel che vedo è il mio volto, quell'Angelo non è un angelo né un messaggero esterno, gli occhi che mi guardano sono i miei, il volto è il mio. Sono solo un pellegrino ma colui che avverte, che sveglia dal sonno tutti gli uomini e che guarisce, sono io…Mi si avvicina una donna o forse una bambina, forse senza età, anch'essa priva di vestiti, e minuta. I segni sulla pelle di una lotta vinta mi indicano che è una sopravvissuta alla Ruota del Viaggio, il suo sguardo è paziente ma irridente, senza malizia. “No, non sei tu” mi dice come se mi rispondesse ai pensieri, “ tu non sei il Giudizio di tutti gli uomini”.Poi, ancor più pazientemente mi prende la mano; non mi arriva che alle spalle ma mi guarda con una consapevolezza che io non credo di aver mai avuto. “L’Angelo sei tu, sono io, sono loro. Siamo tutti. Ognuno vede il proprio volto in lui, perché in lui si specchia. Lo chiamano Giudizio, ma per qualcuno è Coscienza...” * Il valore di questa carta al positivo indica il processo di una presa di coscienza individuale che ci collega ad una visione collettiva, universale. L'Angelo è il risveglio, la trasformazione evolutiva che ogni individuo si trova a compiere.Letta da un punto di vista contrario è solo quel che resta di un'occasione non sfruttata e di un insegnamento non appreso: abbagli, fantasmi, parole vuote prive di azioni, caos, disordini interiori ed esteriori, schiamazzi. Quindi rappresenta un contesto dove al posto di un salto evolutivo rimane solo "tanto rumore per nulla".L’ideale proposto dalla XXma Lama è il processo taumaturgico di un'utopica divinizzazione, ma per questo Contest mi piacerebbe pensarlo come un personale augurio, che permetta noi tutti di accostarci, per quanto reso possibile dai nostri limiti contingenti all'esistenza umana, all'eccellenza, se non alla perfezione. N.B.L'illustrazione è di misteropagano che pazientemente come la donna del racconto si mette a disposizione con il suo talento grafico davvero fuori dal comune.Un grazie va a lei. E uno anche alla mia amica ElettrikaPsike per il suo contributo perché senza di lei il brano forse non avrebbe avuto questo assetto. La Lama su Tirillio è qui:http://blog.libero.it/Tirillio/13242583.html Ma...ora, visti i miei ringraziamenti precedenti, un po' di leggerezza autoironica è quasi d'obbligo...visto che va da sè che il riconoscimento al contributo delle fanciulle faccia di me un...                                              
                                                          PER SAPERNE DI PIU'...                                 QUI:  http://blog.libero.it/Tirillio/13237609.html                  E QUI: http://blog.libero.it/Tirillio/view.php?nocache=1445201343