Creato da legrillonnoirdestael il 01/02/2014

IL GRILLO NERO

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Messaggi di Dicembre 2018

QUATTROCENTO E CINQUECENTO ARTISTICO: l'uomo entra in scena

 

 

Abbandonati i discorsi novembrini sulle lande desolate...

Ecco l'uomo. La figura umana.  

Protagonista indiscussa, almeno nell'arte rinascimentale.

 

Leonardo da Vinci, Monna Lisa.

 

 Come sappiamo, gli artisti nel Quattrocento lo studiano con particolare minuziosità e, con l'uomo, studiano anche l’ambiente che lo circonda.

Si abbandonano i fondali dorati che sfumavano verso un divino ancora decontestualizzato ed i soggetti vengono collocati in ambienti sempre più naturali.

Con lo studio dell'uomo, necessariamente avanzano anche le ricerche di regole che permettano di dare vita ad una realtà tridimensionale rappresantata su di un piano bidimensionale.

La necessità impellente è quella di creare nei dipinti una prodigiosa ilusione ottica chiamata profondità e le figure vengono rese osservando scrupolosamente le regole della proporzione attraverso la tempera, l'olio su tela e la tecnica dell'affresco.

 

Michelangelo Buonarroti, Creazione di Adamo,

particolare della volta della Cappella Sistina, Musei Vaticani, Città del Vaticano

 

Abbiamo, quindi, abbandonato le lande desolate e l'atmosfera

da "The walking dead" più in linea con Halloween,

ma al di là della desolazione che ancora si respira sul Portale,

per il mese di dicembre ci affacciamo all'epoca definita dal Vasari come

RINASCIMENTO.


Raffaello, La Madonna Sistina, particolare

 

Il 1400 si chiama primo Rinascimento e si sviluppa soprattutto a Firenze. 

E' il periodo in cui si diffonde un interesse sempre maggiore per l'arte, tra l'altro sempre più frequentemente richiesta e commissionata tanto dalla nobiltà quanto dal clero. Lorenzo de' Medici, detto anche il magnifico, e capo della signoria di Firenze, fu un esempio eclatante di mecenate, promotore e finanziatore di artisti, oltre ad essere esso stesso un artista particolarmente attivo in ambito letterario.

Ed è questo il periodo in cui nascono anche le prime botteghe d'arte, dove i giovani artisti imparano dai maestri.

Il periodo in cui si forma una triade di valore insetimabile nel mondo dell'arte:

 Raffaello, Donatello e Michelangelo.

Raffaello Sanzio, La Scuola di Atene,

Stanza della Segnatura,Palazzi Apostolici.

 

Donatello, Madonna Pazzi

 

Michelangelo, La Pietà,

Basilica di San Pietro in Vaticano

 

Anche se ognuno di essi lavora con il proprio stile, inneggiando un forte individualismo, il filo conduttore che unisce tutti i protagonisti sul palcoscenico artistico rinascimentale è, però, sempre l'uomo che, a diffenza delle produzioni dei secoli bui, non è più lo spettatore fragile, impotente ed inevitabilmente vinto; ma diverrà forte, dinamico e si muoverà all'interno del suo spazio, diventando il padrone di una tridimensionalità sempre più imponente ed accentuata da effetti chiaroscurali.

 

Masaccio, Pagamento del Tributo,

affresco, Cappella Brancacci, Chiesa di Santa Maria del Carmine, Firenze

 

Ed è il perido in cui c'è lui - Leonardo - che utilizza la prospettiva cromatica per distinguere gli aspetti della profondità e che richiama Vitruvio ed il canone di Policleto, inserendo il suo uomo vitruviano all'interno di un quadrato.

 

 

Leonardo, L'Uomo vitruviano,

 disegno a penna e inchiostro su carta, Gallerie dell'Accademia di Venezia

 

Filippo Brunelleschi, anch'esso fiorentino - ingegnere, architetto e scultore - è anch'esso un artista preminente del primo Rinascimento italiano e fu l'uomo che rivoluzionò letteralmente i canoni architettonici dell'epoca. È a lui che dobbiamo l'invenzione della prospettiva caratterizzata dall'utilizzo di un unico punto di fuga. La cupola della chiesa di Santa Maria del Fiore fu costruita senza l'utilizzo di tecniche arcaiche. Date le sue dimensioni,  infatti, risultava d'impossibile realizzazione con tecniche come quella della centina. Pertanto, egli progettò una doppia cupola a base ottagonale, realizzando otto vele in muratura unite sui lati da costoloni che vanno a collegare la cupola interna con quella esterna e lasciando nel mezzo delle due un'intercapedine con la funzione di unire le vele lungo i lati dell'ottagono.

Filippo Brunelleschi, struttura della cupola di Santa Maria del Fiore, Firenze

 

Un discorso a parte va fatto per il Botticelli. Con i suoi dipinti l'artista divenne una vera e propria icona rinascimentale; ma in realtà rimase per tutta la sua vita una figura un po’ particolare dal punto di vista stilistico ed anche se i suoi lavori anticiparono sui tempi  molte esperienze successive, preferì comunque mantenere sempre uno stile autonomo e distante dagli esiti dello stesso Rinascimento, non prestando attenzione nè alle proporzioni anatomiche nè alla prospettiva. I suoi dipinti più celebri sono conservati agli Uffizi ma i lavori grazie ai quali Botticelli ricevette un'indiscussa celebrità furono di carattere mitologico e realizzati quand’era al servizio dei Medici. 

Sandro Botticelli, La nascita di Venere

 

Durante il Rinascimento gli artisti iniziano anche ad utilizzare la tecnica ad olio, invenzione dovuta agli artisti fiamminghi e olandesi ed ottenuta mischiando le tempere con l'olio di lino e decisamente più appropriata per conferire una maggiore luminosità ai dipinti. Inoltre, a differenza delle tempere, con la pittura ad olio il colore poteva essere sfumato anche in un tempo successivo alla prima stesura, dal momento che i tempi di asciugatura sono molto più lunghi.

 

TECNICA AD OLIO

SCIENZA

RINASCITA

-UOMO-

DINAMISMO

ARTE

MECENATISMO 

 

Ecco le parole chiave.

E tutte collegate tra loro dalla ricerca e dalla curiosità.

L'uomo, considerato copula mundi, diviene davero il centro del mondo ed ha ormai raggiunto la consapevolezza che non può conoscere ciò che lo circonda se prima non conosce se stesso; ma per fare questo richiama in suo soccorso la ragione.

E con tutto il Cinquecento la ricerca intrapresa nel periodo precedente continua, le rappresentazioni diventano sempre più armoniosamente equilibrate ed il concetto di bello ideale impone un obbligato e costante sguardo all'indietro, verso l’arte antica.

 

Michelangelo, David, marmo -particolare della statua -

Galleria dell'Accademia a Firenze

 

La figura umana acquista un'importanza sempre più assoluta, tanto da occupare totalmente lo spazio della rappresentazione. Tutti gli altri elementi e lo stesso paesaggio diventano secondari ed irrilevanti, sostanzialmente marginali o addirittura inutili e l’uomo può essere anche l’unico soggetto del dipinto; ma oltre all'aspetto, nella riproduzione dei tratti si tentano di carpire anche le caratteristiche spirituali dei soggetti, in una sorta di unione tra estetica e anima.

 

Tiziano, La Maddalena penitente,

olio su tavola di Tiziano, Galleria Palatina di Firenze

 

 

Ed ora il mio migliore augurio. Per le feste ancora da arrivare e per un nuovo anno ancora lontano, ma neanche tanto. L'augurio è che ci sia questa rinascita, anche qui da noi, da quel medioevo e dal gotico che si respirano da un po' di tempo nell'aria.

Facciamo che non sia più un periodo di stili bui.

 

Buon tutto, 

Niccolò.

 

 

 
 
 
 
 

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