NELLE PROSSIME VACANZE...MENO TV E MENO COMPUTER!
Si avvicinano le vacanze e, in occasione delle feste, come ogni anno le scuole chiuderanno per diversi giorni. E' il momento ideale per permettere ai bambini di riposarsi, di rilassarsi e di dedicarsi ad attività ed esperienze differenti da quelle scolastiche.
Sappiamo perfettamente che il modo di rilassarsi preferito dai piccoli delle ultime generazioni sia fare indigestione di Tv. Se glielo si consente, i bambini passano ore e ore a fare da fruitori passivi di immagini e voci. E' giusto? Non lo è? Tutto ciò fa bene o fa male?
Quando non c'era la televisione si raccontavano leggende e favole che, per dirla alla maniera dei fratelli Grimm, "nutrono in modo immediato come il latte, leggere e gradevoli, o come il miele, dolci e nutrienti, senza pesantezza terrestre". Effettivamente il raccontare qualcosa era una specie di tesoro di famiglia da tramandare. Col passare del tempo si è passati al libro illustrato, le cui immagini facevano da supporto alle parole. Alla fine è arrivata la televisione che ha permesso di ascoltare e guardare senza compiere lo sforzo della lettura e senza l'importante coinvolgimento dell'immaginazione e della fantasia. Ora si utilizza molto anche il computer, sia per guardare immagini che per giocare.
La televisione e il computer hanno lo stesso effetto di un racconto a voce? Sicuramente no, perchè manca il coinvolgimento e l'interazione con un'altra persona. Il bambino non può chiedere alla Tv di chiarirgli determinate cose e non può essere aiutato a comprendere il significato di un racconto. Il computer d'altro canto fa eseguire dei comandi che diventano alla fine meccanici, per cui a lungo andare non consente alcuna interazione intelligente.
La televisione ha lo stesso effetto di una lettura autonoma? Assolutamente no, poichè una lettura richiede calma e concentrazione, mentre la visione passiva di immagini in movimento non richiede alcun tipo di controllo. Ne è prova il fatto che moltissimi bambini non riescono a stare fermi e tranquilli nemmeno guardando il loro programma preferito, ma si muovono in continuazione, alternando visione e ascolto.
Non a caso vi sono studi pediatrici secondo i quali i bambini che trascorrono molte ore davanti allo schermo (sia televisione che monitor del computer) hanno più probabilità di sviluppare disturbi da deficit di attenzione e iperattività. E' un dato rilevante il fatto che questi disturbi siano cresciuti con dei picchi corrispondenti all'avvento della televisione e con una crescita esponenziale nel periodo di comparsa di computer e videogiochi.
E' provato che il cervello di bambini teledipendenti si sviluppa diversamente rispetto a quello di bambini che hanno una vita più attiva e che svolgono attività di tipo ludico o creativo (per semplificare parliamo di bambini che giocano e inventano). Il cervello teledipendente possiede neuroni, alterati dal bombardamento di immagini (a volte non collegate tra loro in modo logico), che non riescono a sviluppare l'area attentiva. Le difficoltà si presentano solamente in età scolare, quando il bambino deve dimostrare di essere in grado di seguire le attività e le spiegazioni degli insegnanti.
I problemi da deficit attentivo richiedono molto tempo per poter essere, se non risolti, almeno contenuti. Servono diverse sedute di terapia e di psicomotricità specifica per poter trarre dei benefici. E' risaputo che i disturbi di attenzione possono anche avere un'origine genetica, ma ci sono molti casi dovuti ad "overdose" di televisione o computer.
Di fronte a dati che per un genitore dovrebbero essere allarmanti, viene da chiedersi se sia il caso di parcheggiare i bambini per svariate ore davanti al teleschermo o se valga la pena di trovare soluzioni alternative, di sicuro più faticose ma sicuramente molto meno deleterie.
D'altra parte è un dato di fatto che i piccoli non hanno bisogno della Tv per distrarsi, visto che fino a cinquant'anni fa se ne è fatto a meno!
A questo punto sono meglio le vecchie ed intramontabili favole, raccontate la sera prima di andare a letto. Sono migliori i giochi di fantasia, magari organizzati con altri bambini. Non serve essere animatori di professione e organizzare tornei, basta semplicemente che i bambini possano giocare per conto loro. Sono meglio dei bei fumetti da leggere o fogli, colori, forbici e colla con cui disegnare, tagliare e incollare, creare, pasticciare.
Basta dare il "La" alla fantasia. Al resto ci penseranno i bambini!