La vita è ....

LA VITA E' UN DONO...IL SENSO DELLA VITA,NON UCCIDIAMO ELUANA


Ho trovato questa testimonianza e la voglio riportare come un documento importante e c'è ne sono tante di persone che sono state in coma per anni,anzi non si parla mai della discrezione dei trapianti e invece si parla di eutanasia quando qui non siamo difronte ad una malattia degenerativa...la ragazza Eluana viene alimentata con sondino,anzi veniva alimentata fino ad un paio di giorni fà e non subiva altre cure..ricordiamo che quando gli hanno tolto il sondino ha quasi reagito facendo un piccolo colpo di tosse...non sapremo mai cosa voleva lei e da molte testimonianze alcuni sono usciti dal coma con terapie di musica o di voci registrate o solo dopo tanti anni...e nessuno sa spiegarselo...in più questa ragazza è stata considerata quasi una battaglia dal padre non per Amore,ma quasi per un ossessione in cui ognuno di noi ha il massimo rispetto per il dolore...ma un giorno il padre di Eluana cosa penserà di aver fatto per Eluana...quello che voleva  Eluana o quello che voleva lui???Resta per me il dubbio...se ci fosse anche solo 1% che lei possa uscire dal coma o riprendersi dovrebbe rimanere con il sondino e poi ci sono stati molti errori di notizie causati anche dai giornalisti,Eluana non ha lasciato nessun messaggio che non volesse ricevere eventuali cure artificiali...e poi queste cure le facevano da anni delle suore e non a spese del padre...restano per mille dubbi e mille pensieri che lasciano una persona tra la vita e la morte...per chi come me crede nella vita questa scelta del padre è assurda e dolorosa,troppo dolorosa soprattutto con la propria coscienza.E' un caso in cui ognuno vive di certezze,io vivo di forti dubbi e non capisco...Mi verrebbe in mente il pensiero se il padre fosse al posto di Eluana,la figlia o un parente cosa farebbe?Probabilmente continuerebbe a curarlo...e questo forse fa pensare che nessuno deve avere il " potere" di scegliere su una vita...
"Io sono felice. Povera Eluana" Milano, parla giovane uscito dal coma Come Eluana anche lui è entrato nel tunnel dopo un incidente stradale: la sera di Ferragosto del 1991. Come Eluana è rimasto sospeso nell'esistenza vegetativa anni e anni. Ma i suoi genitori non si sono arresi e, un bel giorno, Massimiliano Tresoldi si è risvegliato. Il 36enne di Carugate, nell'hinterland milanese,  non può ancora parlare, ma comunica attraverso l'alfabeto dei segni e la scrittura. Un giorno ha scritto: "Io sono felice. Povera Eluana". Come racconta la "Gazzetta della Martesana", Massimiliano, dopo dieci anni di coma, si è ripreso quasi magicamente. I medici non avevano dato molte speranze alla mamma Lucrezia Povia, al papà Ernesto e ai fratelli Barbara e Gabriele. A credere forse più di tutti in quello che per i medici è quasi un miracolo è stata la mamma. "Mio figlio capiva tutto quando era in coma - ha raccontato la donna alla "Gazzetta della Martesana" - Nessuno se lo sa spiegare, nemmeno i medici, ma lui ricorda perfettamente i discorsi che abbiamo fatto quando lui non era cosciente. Stava sdraiato con gli occhi aperti, non comunicava, ma capiva tutto: di questo noi abbiamo la certezza". La donna fa il confronto con la vicenda di Eluana Englaro, la 38enne che da 17 anni in stato vegetativo permanente. "E' proprio per questo motivo che ritengo un comportamento vergognoso quello del papà di Eluana Englaro: non si può togliere l'alimentazione a una persona che è ancora viva e farla morire di fame. E' un'atrocità immensa. Non dobbiamo essere ipocriti: pratichiamole una puntura e uccidiamola, tanto è comunque eutanasia. Io sono contraria all'accanimento terapeutico: se vedo una persona soffrire è giusto interrompere il dolore, ma non è questo il caso: Eluana, come Max, non è tenuta in vita da un respiratore o da una macchina, semplicemente c'era un sondino gastrico per l'alimentazione. Io ho scelto, quando mio figlio era ancora in coma, consapevole dei rischi, di interrompere quell'alimentazione forzata e di tornare a imboccare con pazienza e amore Max ogni giorno. Certo, è stato un lavoro lungo, ma vederlo rifiorire e recuperare peso è stato per noi una grande ricompensa".