Racconta liberamente

... Un visita a sorpresa a casa Gianni...

... marzo settimana  come le altre  mi organizzavo per andare a trovare il mio amico fraterno gianni a Parete ... tutto nasce dal caso, discesa per Roma e visto che avevo altri giorni di vacanza e soprattutto una promessa fatto allo zio Antonio, Papà di Gianni, senza esitare sbarco nel piccolo paese in provincia di caserta, PARETE, la prima cosa che mi lascia segnato è il cambiamento straordinario che Gianni assume nel guidare “l’automezzo” (bellissima Y 10, classe 89, verde “pisello oro”) nella sua Città, a suo dire:” mi sono adattato al contesto sociale che mi circonda”; a mio dire lui non si adatta al contesto è sempre così, ma quando guida a trieste per forza di cose deve calmare i suoi animi bollenti, perché se no sono ...

Appena arrivati a casa,  la prima sensazione che ho provato è di non sentirmi un ospite, ma uno di loro, uno della famiglia,  appunto per questo già quei giorni a Parate iniziavano nel modo più giusto, premetto non avevo nessun  dubbio nel trovare tale accoglienza, come non avevo nessun dubbio che quei giorni avrei mangiato bene e abbondante, ma sopratutto in quel benessere ad accusare era solamente, vorrei ribadire solamante il "leggero gonfiore di "PANZA"!!!!

Nella particolarià di essere invitato, sapevo già che mi aspettavano pranzi e cene abbondantissime mi va di raccontare una per tutte, partiamo dalla sistemazione a tavola: gianni capotavola, alla destra zio antonio, di fronte io, affianco a me un'amico nostro poi andrea (fratello di gianni), e cito per ultima non perchè e meno importante anzi al contrario, colei che in quei giorni ha cucinato con amore e prelibatezza dei eccezionali piatti, LA MITICA ZIA CAROLINA!!!!(mamma di gianni)

Il motivo di questa prefazione solamente per intendere che ci siamo voluti accomadare in questo modo così strategico per degustare al meglio oltre gli ottimi piatti, ma anche l'eccezionale vino, di produzione propria dello zio Antonio.

Il vino, ha detta dello Zio, uva sicula e artisticamente preparato dalle sue mani campane, non poteva che uscire una splendida ninfa frizzantina e sopratutto rinfrescante, posso solo condividere e aggiungere un ulteriore cosa bella sono le bottiglie quasi tutte sono marcate  SANGEMINI ( nel lontano 1980 a detta dello zio c'era acqua), riciclate da anni e anni, che ognuna di essa può raccontare la sua storia ( fra le tante storie ci siamo in mezzo anche io e gianni ...)

Partendo dall' idea  che fra pranzo e cena non c'è nessuna differenza nel senso che in entrambi i pasti mi toccava mangiare, pasta con con obbligatorio bis,( se non la zia Carolina si offendeva, ogni volta c'era una scusa per farmi fare obbligatoriamente il bis), sencondo di carne o di pesce, contorni fra insalata, salumi,formaggio e dopo aver terminato di mangiare tutto ciò, non poteva che mancare l'eccezionale mozzarella d'Aversa del caseificio "Costanzo"...

Non finisce qui dopo aver mangiato così pochino, non potevano che mancare le paste, qui nonostante ero già pieno, non rifiutavo a mangiare prima il Babbà alla nutella e poi la sfogliatella ...

Concludo dicendo e ringraziando ... Quattro giorni .... Cinque chili ... premetto non mi pento di essermi fatto viziare in questo modo dalla Zia Carolina e Zio Antonio!!!