MANI di STELLE

FRANCESCO FORLANI


quello che salì a san lorenzoda sotto il decumanoe che già stette all Honorè de Balz et acdi montparnassedove si fa silenzio con tre colpidi bottigliaoin una taverna del bronxalla jam sessioni negri che battono e l odore dell orinalo sberleffoquando corri come un disperatotra le parolecovate nelle pagine dei secolie incrociaplauto con kantil pulcinella sacroe batte il tip tap e uno svolazzosul filo che l acrobatastese tra san pietro ed un bordellolieve nel soliloquiochè il folle e il saggioparla solo a se stesso chè i muti sian platea e ridanchi non ascoltail ritmo galante del quartettoil voloelegante dell airone e zoppicantedandy tra una t shirt e una bombettazoppotra il paradosso e il calembouril pulcinella sacrocarezza la pena e gode la risatail riso folleche offende ed è insultatomentre rivolta contro se stessaciascuna cosacome irrealee innalza la sorpresa con lo sgambettocoluiche incrociò la sciabola la sera quando fu pasta e patateed attraversa e toccala pena che si vela del ridicolonella banalitàin flèche ed in coupé tocca e feriscee dal sangueschizza cyrano