MANI di STELLE

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c è nel tuo dorsoe nella stretta dai fianchi nella vitauno struggimento della manocome di ciò che non possiederònell iterazioneconto ed inseguo il limite del dono e dell offertache mille volte stancati lasci violata e sazia e appacificatae tutta la carne sfattae tu sfiancatae ti guardi dormire e i capelli sulla spallatu non sei miaquale il rosso ed il violache il tramonto colma per i cieliquale una musica che si perdeappena l orecchio ascolta e se ne godequale ogni cosa è fugacedura nel presente e poi scomparese ti mangiassisì che scompaia nel mio corpoe ti tenessi interae nel mio ventre ingordo te serrata e vivolo spàsimo che mi detta le bestemmieohse ti mangiassie tornonel buio a tenerti strettaavvinta e nuda la man che ripercorreil dorso e la stretta che sale su dai fianchinella vitae gli arabeschi che schiudono le coscee fan balzare i senicome ogni volta come ogni voltaquale la boccache si abbevera al suo fiume e non lo beve tutto e l acqua fuggeed anche se la bevesse tuttadisperataanche se la bevesse tuttanon possederebbe il fiume