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I bambini della scuola di Fond Parisienne

Post n°26 pubblicato il 24 Ottobre 2010 da MAPOdaSEMPRE

A quarantacinue minuti da P. ou P., la strada verso la frontiera con Santo Domingo, si trova questa piccola scuola in un paesino che si chiama Fond Parisienne. La scuola è gestita da una salesiana cooperatrice, la viceccordinatrice della provincia. Vi lavorano una decina di professori, tutti molto giovani, e spesso vi fanno pratica e tirocinio gli aspiranti cooperatori.

Siamo stati a visitarli. Che dire, emozionante è poco! Siamo arrivati e siamo stati accolta dal bel sorriso ed abbraccio della cooperatrice, Madame Duillon e da un bel cartello: Benvenue a vous. Da li a pochi minuti siamo stati invitati ad andare in cortile e ci siamo trovati davanti schierati tutti questi bambinetti, dai tre ai 13 anni. Sembravamo il sindaco e sua moglie in visita ufficiale...che imbarazzo! ci hanno cantato benvenuti....Marina e Paolo. Poi la direttrice ha preso la parola per spiegare chi eravamo e cosa facevamo li. Ha esordito dicendo: " sono bianchi, ma non portano nè da mangiare, nè soldi". ha spiegato invece che eravamo salesiani cooperatori che amano i giovani ed i bambini come lei e come don Bosco. E' stato molto bello. Dopo la presentazione ci è stato consegnato da due bambini anche un regalo, una scultura fatta dai ragazzi della la Kou don Bosco, che raffigura dei musicisti ognuno con uno strumento tipico haitiano. A quel punto anche noi abbiamo ringraziato e detto qualcosa ai ragazzi, incoraggiandoli ad essere buoni cristiani ed onesti cittadini. Dopo questo momento, i ragazzi sono tornati in classe, ma i più piccoli sono andati a mangiare. Si perchè fanno a turno per fasce di età. Un piatto di riso e fagioli, seduti per terra in un'ambiente più simile ad un deposito che ad un refettorio. Ci ha spiegato la direttrice che gli unici aiuti che ricevono sono il riso ed i fagioli dal PAM (programma alimentare mondiale) poi a tutto il resto devono pensare loro. Capite quante necessità può avere la scuola. Dalla divisa, ai libri, al resto del cibo ( acqua, succhi, carne, sugo, olio ecc), cancelleria ecc...  La scuola è ancora da terminare, la corrente e l'acqua ancora non ci sono....ovvero il generatore che c'è non è sufficiente ed andrebbe sistemata una cisterna per l'acqua. I bagni andrebbero sistemati ed aumentati. Gli alloggi dei professori sono fatiscenti, così come la cucina.  I banchi sono in legno e le sedie di paglia. Non ci sono giochi in giardino...la ricreazione consiste nel gioco dei quattro cantoni.... nascondino e acchiapparella!!! A calcio con una bottiglia di plastica.  Che dire poi della loro allegria. Dopo la prima diffidenza, hanno cominciato ad abbracciare strattonare la maglietta per aggrapparsi tutti...Paolo non riusciva più a camminare...così ha intonato un bans...e tutti gli sono andati dietro contenti!! guardate le foto....sono carine!

Di questa esperienza, di cui potrete leggere meglio i dettagli su le Cordicelle di novembre, ci portiamo la convinzione ancor più radicata che tutti i bambini hanno diritto allo studio! aiutiamo questi bambini di haiti, nelle loro mani c'è il futuro del paese!

 
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20/10/10 "la posa della prima pietra"

Post n°25 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da MAPOdaSEMPRE

Che emozione!!! il 20 ottobre 2010 alle ore 17.00 in Fleuriot abbiamo assistito alla celebrazione per la posa della prima pietra per la costruzione della nuova Maison Provinciale dei salesiani di Hait. Questo gesto ha rappresentato per tutti i presenti, ma in particolare per i salesiani di tutta l'ispettoria un momento forte di comunione e di condivisione. Un momento di rilancio del carisma e della missione dei salesiani in Haiti. Salesiani che questo anno avrebbero dovuto festeggiare i loro 75 anni di presenza al servizio dei giovani, ed invece si sono ritrovati ad affrontare una tragedia senza precedenti. Catastrofe che ha distrutto la quasi totalità delle loro case, che ha portato via al loro affetto duecento ragazzi e tre salesiani! capiamo e leggiamo nei loro volti il dolore di tanta sofferenza. Poi i primi passi, i primi aiuti. La forza più grande la attingono dalla vicinanza dei confratelli e del rettor Maggiore, che subito si sono precipitati qui e che continuamente tramite telefono, lettere ed e.mail hanno fatto sentire la loro vicinanza. A testimonianza di questo alla celebrazione erano presenti 13c ispettori interamerica, qui in Haiti per l'incontro annuale,  tre consiglieri generali, Don Klement (missioni), Don Gonzales (comunicazione sociale), Don Attard (pastorale giovanile)  ed il regionale don Esteban. Le parole di Don Attard sono state commoventi. Hanno ribadito l'imporatnza del voler "stare" con i confratelli nei giorni che sono seguiti al terremoto, dell'ansia e la paura per la loro incolumità ed il dolore per tutta la gente. Il loro essere qui oggi, con la famigllia salesiana rappresentata dai diversi gruppi, deve rappresentare per Haiti ed i salesiani un momento di crescita. La ricostruzione delle opere il simbolo della missione salesiana al servizio dei giovani.

Alla cerimonia è seguita una deliziosa cena Haitiana nel cortile della casa di petion ville, con l'intrattenimento di canti e balli di un gruppo teatrale della parrocchia. Bellissimi i costumi e le coreografie!

Segni di amore e di speranza!

A presto

 

 
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nuovi amici...da tutto il mondo!

Post n°24 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da MAPOdaSEMPRE

Eh si, che bella esperienza, incontrare qui ad Haiti dei nuovi amici provenienti da tutto il mondo. Abbiamo conosciuto Claudia e Andreas, tedeschi, rispettivamente di Bonn e Colonia. Sono due volontari di una ONG Tedesca che collabora con dei progetti qui in Haiti. Andreas è fotografo free lands, che per questa occasione ha accompagnato Claudia. Hanno passato una settimana qui visitando alcune opere e con i quali abbiamo condiviso alcune simpatiche cene, in allegria. Ne è nata una bella amicizia che speriamo prosegua, il nostro prossimo incontro ci auguriamo sarà in dicembre a Roma, poi chissà...forse a Bonn. per ora ci scambiamo foto ed e-mail. E' bello partecipare e condividere una stessa missione in  spirito di "famiglia".

A questa simpatica compagnia, dopo qualche giorno si è aggiunta la compagnia di Solofu e Hermann, due malgasci provenienti dal Madagascar, che appartengono alla CMB (comunità missioni don Bosco), ultimo gruppo entrato a far parte, da questo anno della famiglia salesiana. I volontari della CMB si sono avvicendati, due a due per circa quattro mesi, quindi abbiamo avuto il piacere di incontrarli e conoscerli tutti. Ci sentiamo davvero parte della stessa famiglia. Ci siamo promessi di rivederci a Roma o Bologna per condividere e confrontarci su questa bella esperienza. Questo gruppo che già da più 20 anni opera al servizio della missione, conta già numerosi missionari tra cui questi due nuovi amici! Che bello, il Madagascar che per anni ha ricevuto missionari, ora è divenuta terra che invia missionari, religiosi e laici al servizio della chiesa nel mondo! Bellissimo, è una grande testimonianza!  

Grazie Signore, per il dono della fede!

 

 
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Partenza MGS Haiti per Equador

Post n°23 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da MAPOdaSEMPRE

Sabato scorso pere Harold, il delegato nazionale della pastorale giovanile e che abita vicino da noi, partiva per l'Equador per un incontro di formazione e per accompagnare i ragazzi di Haiti del MGS che parteciperanno da oggi 22 al 25 ottobre al meeting MGS della regione inteameriche ( dal Canada,agli USA, al centro America, Antille, fino ai Paesi dell'America Latina del nord).Visto il suo rientro dopo la nostra partenza, abbiamo deciso di salutarci in ..festa: al mattino messa da lui celebrata in lingua italiana, alla sera cena italiana (pizza e spaghetti e crema bagnata al rum preparata da Marina) con finale di musica haitiana e latino americana suonata dalla chitarra di pere Harold. Non poteva mancare la buona notte con i saluti e ringraziamenti per le reciproche indimenticabili esperienze vissute.Quanta allegria e commozione!!! E pensare che quando siamo arrivati ad Haiti pere Harold era di poche parole, tra l'altro solo creole e visibilmente scioccato dalla tragedia del terremoto, che di persona lo aveva lasciato per una mezza giornata sepolto sotto le macerie della scuola ove stava lavorando!!Davvero non potremo mai dimenticare sentirlo parlare in italiano, che fino a luglio non conosceva, suonare , cantare e creare canzoni. In esclusiva poi ci ha presentato e suonato l'inno del MGS di Haiti che lui stesso ha scritto, così come ci ha regalato la maglietta con il logo del MJS haitiano, pure da lui disegnato!!!
La gioia e la condivisione è perciò continuata il giorno 19 ott. quando quì da noi si sono radunati i 10 ragazzi provenienti da tutto il Paese per cominciare il loro avvicinamento, lungo e costoso viaggio in Equador.Per la gente di haiti, infatti, è praticamente proibitivo ottenere un visto, pagare il passaporto e spese di viaggio..se a questo si aggiunge che per arrivare in Equador da quì ci vogliono 3 gg, si comprende l'amore e la passione speciale che suscita la partecipazione ad  un tale evento!!!!   

ciao a preto

 
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tap tap

Post n°22 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da MAPOdaSEMPRE

Bellissima l'esperienza di Paolo in Tap Tap. Non si poteva partire senza aver provato il trasporto pubblico. E' una sorta di camionetta in cui si sale "al volo" in cui ci sono si e no otto posti a sedere ma in cui alle volte ci si và in venti! naturalmente alle persone bisogna aggiungere i bagagli, valige, polli, caprette ecc... E' molto caratteristico e dovreste vedere la foto (se riesco a caricarla).

Con il Tap Tap accompagnato da un ragazzo del campo, Paolo è andato ad acquistare delle risme di carta A4 ma il negozio oltre a vendere la cancelleria vendeva i testi scolastici. Per la sicurezza non si accedeva all'interno, ma si veniva serviti attraverso la grata di ferro. C'erano molti genitori, in particolare papà che aspettavano il loro turno per l'acquisto dei libri. Speriamo sia un segno di ripresa positiva (molti ragazzi nonpossono pagare le rette scolastiche)!

Ciao ciao

 
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