PIAZZA DELLA REPUBBLICA - FIRENZEUn assolato mattino di luglio passeggiare a Firenze, in Piazza della Repubblica, è osservare che il desiderio di ogni centro urbano, è offrire ai suoi cittadini,ai turisti, servizi d'avanguardia,rispondere alle problematiche di sicurezza ,affinchè l'incanto rispecchi lo splendore della trasformazione nel tempo.Nello splendore architettonico,della Piazza della Repubblica,nell'antico Palazzo delle Poste ,centro di artisti e attività commerciali,se alzate gli occhi compare:" L'antico centro della città, da secolare squallore a vita nuova restituito".Il significato storico di Capitale, nel rifacimento delle antiche mura è quel disobbedire per l'incanto.Le astrazioni delle varie ideologie possono anche avere un soddisfacente riscontro nell'esercizio commerciale ed economico,ma l'incanto è proprio quel disobbedire allo "ius primae noctis" del mondo del possesso,delle discriminazioni.L'incanto è una reale coscienza che trova disobbedienza nella disumanità, nella maleducazione,nella violenza,nelle ingiustizie.L'incanto è la nostra disobbedienza nella schiera dei valoriche non permettono la comunicazione.In un assolato mattino d'estate,nel giro del tempo di una giostradi cavalli del Re Galantuomo, penso che in qualsiasi periodo storico, restituire l'incanto, è chi inizia a pensare di disobbedire e che proprio nella valorizzazione delle idee condivise,permetterà un futuro di ogni civiltà umana e donerà:"L'incanto nella disobbedienza".