MAPPAMUNDI

TERESA MANNINO E I MALI DEL MONDO:SOULD OUT


            
           Teresa Mannino - Sento la terra girare-           Teatro  Colosseo Torino 12-17 febbraio 2019Teresa Mannino, comica, laureata in filosofia all'Università degliStudi di Palermo diviene personaggio rivelazione di Zelig.Premiata nel 2012 con un Oscar della Tv,arriva sotto la Molecon lo spettacolo al Teatro Colosseo:"Sento la terra girare".In questi giorni,la cabarettista rimane commossa e meravigliatain quei 4800 spettatori del sould out delle serate. Si apre il sipario: "Sento la terra girare".Per anni rimane chiusa in un armadio e un giorno decidedi uscire.Non ritrova le stagioni a causa dell'inquinamento atmosferico,viene ribaltata nel mondo dell'educazione telefonica di whatsapp,nella produzione di grano "infestato,in quel 60% di cibo che viene sprecato,nelle infinitescatole di plastica che ci avvolgono e quel Nataleche non è più famiglia.Quando termina lo spettacolo si riflette dei Mali del Mondo.Ci si domanda del Bene nella difesa della natura, e nell'arroganza  e consumismo ci si imbatte semprein quella sorte del Male.Si pongono dubbi nelle credenze religiose,ma in quelleopinioni filosofiche la verità non è Dio, che ha creatoil mondo nel migliore modo possibile,ma èl'Uomo nell'avidità,nell'indifferenza,nella violenza,che è in grado di capovolgere la bellezza del Creato.Le strategie sono diverse,ma i Mali del mondo dellacabarettista si racchiudono nei meravigliosi versi che recitaall' apertura:Disattenzione - Wislawa SzymborskaIeri mi sono comportata male nel cosmo. Ho passato tutto il giorno senza fare domande,senza stupirmi di niente.Ho svolto attività quotidiane, come se ciò fosse tutto il dovuto.Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze, ma senza un pensiero che andasse più in là dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle, e io l’ho preso solo per uso ordinario.Nessun come e perché -e da dove è saltato fuori uno così -e a che gli servono tanti dettagli in movimento.Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro (e qui un paragone che mi è mancato).Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti perfino nell’ambito ristretto d’un batter d’occhio.Su un tavolo più giovane da una mano d’un giorno più giovane il pane di ieri era tagliato diversamente.Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai, poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.La terra girava intorno al proprio asse, ma già in uno spazio lasciato per sempre.E’ durato 24 ore buone. 1440 minuti di occasioni. 86.400 secondi in visione.Il savoir-vivre cosmico, benché taccia sul nostro conto, tuttavia esige qualcosa da noi: un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal e una partecipazione stupita a questo gioco con regole ignote.