MAPPAMUNDI

NELLE COLLINE DEL MONFERRATO:FATA LAVANDULA RACCONTA


                           
         "Il viola è nato un giorno di primavera in un campo di lavanda.Deve aver cercato a lungo un luogo come questo dove i filarivanno dritti verso l'orizzonte come se fossero invitati a unballo con l'infinito".Fabrizio Caramagna.A mezz'ora d'auto dalla affollata e cementificata Torino, un piccoloborgo del Monferrato,è straordinario custode di naturadella Fata Lavandula.In uno dei bellissimi paesaggi della nostra Italia,questa notte ritornate ,in quel bambino che c'è in tutti,provo a raccontarvi una fiaba antica della  Provenza.Tanti anni fa,Fata Lavandula sfogliando un libro di passaggi ,alla ricerca di un luogo dove vivere,arrivò in una terra arida e incolta.La fata Lavandula nel osservare la vegetazione incolta pianse elacrima dopo lacrima  macchiò il libro.Per rimediare pensò dicolorare il cielo di blu e di viola.Da allora la lavanda iniziò a crescere spontaneamente e le nostre collinetutta l'estate,profumano  di viola e d'azzurro  il cielo.Non occorre percorrere tanta strada,nel profumo della fata Lavandula ,al riparo dal tempo,in un sacchetto in fondo ad un armadio o in un cassettotutti conserviamo la chiave della Provenza.La lavanda nelle spighe viola è fermarsi in un profumo e le melodie delle api riescono a ri-portarci al centro deisogni.Da bambini bastava un gelato e un pallone per farci sognaree ora?Ora e come allora, basta fermarsi per sognare.Sono i sogni nei desideri che ci sostengono e senza sogni,la vita non avrebbe significato.Se nell'emergenza Covid vi siete fermati, continuate a volervi bene,esistono molti modi per rivere la vita.Il profumo e la musica della lavanda permettono a chiunque di giorno di sfiorarare i raggi del solee alla sera di addormentarsi nelle stelle.P.F.16/07/2020Un buon fine settimana.Photo#campi lavanda#catelnuovo don bosco#