Mah!!!

RICICLAGGIO


Il problema dello smaltimento delle letterine è diventato una cosa seria. Un po' ci pensa Vieri, ma pover'uomo non può farsele tutte, lavora in proprio e rottama ancora a mano. Tra l'altro alcune volte, il prodotto da lui lavorato viene reimmesso abusivamente nel mercato. Del resto, come fa a rottamare uno che è già stato rottamato? Un po' ci pensa il Parlamento che oltre alle quote rosa, ha già in atto le quote-letterina, che assegna un certo numero di spazi-seggio; non hanno una funzione specifica, ma tra tacchi a spillo e scollature vetiginose ravvivano gli antichi ambienti, anche se un poco di olezzo si sente. Per la verità anch'io mi prodigherei a smaltirne una cinquantina all'anno, perché sono un buon cittadino con un alto senso civico. Alcune tentano di autoriciclarsi, andando a fare il tagliando. Gommista e carrozziere, aumento della pressione gomme labbra-tette, botulino, collagene, protesi sul musetto, a volte manomettono anche il posteriore e le fiancate; con il risultato che la macchina viene ritargata e reintrodotta nel mercato dell'usato, ma, ahimè, il chilometraggio è quello che è, eppure qualche collezionista danaroso si trova sempre, che cerca il pezzo d'epoca, da sfoggiare il sabato sera, vecchia gloria della strada...del marciapiede, stanze d'albergo, farnesine ecc. C'è persino qualche imprenditore, come certo Pierfigliodisilvio, colpevole di avere prodotto simili rifiuti inquinanti, che cerca di sopperire ai propri errori adottando egli stesso una di queste scimmietta da laboratorio, curandosi di mantenerla e anche addestrandola a fare qualcosa, nonostante la limitatezza cerebrale, ma avendo comunque il proprio tornaconto perché scarica le spese dalla dichiarazione dei redditi, e acquisisce anche un premio rottamazione.E un po' ci pensano trasmissioni contenitore, cioè trasmissioni-cassonetto, che accumulano materiale in disuso e provvedono al riciclaggio.Tra i vari termovalorizzatori attualmente in attività c'è "Un due tre stalla", condotto da Barbaradurso "solotettefloscehodaoffrirvi": Ora questo impianto non essendo rientrato a pieno regime, è stato rilevato da nota ditta di produzione materiale deperibile, diretta da tale Mariamonnezza (iun nome una garanzia). La prima cosa che ha fatto è stato cambiare il nome all'impianto: "un due tre porcaio". Il sistema tecnico adottato da questa nuova impresa, che si avvale dell'esperienza maturata già in altre produzioni, è immettere materiale ad alto grado di putrefazione, nel compost in modo da accelerarne la decomposizione. Male che vada se ne potrà ricavare un ottimo concime da distribuire nei vari orticelli, con rapidi tempi di assorbimento.Poi ci sarebbe anche il grave problema dello smaltimento dei prodotti d'allevamento agli estrogeni della ditta Leleamora. Sono messi all'asta come carne da macello. Però è da sconsigliarne il consumo, carne gonfiata con ormoni della crescita ed anabolizzanti, se ne consiglia solo l'uso esterno, cioè come animali da fatica, da tiro, da scovamine, al massimo da circo, la protezione animali fa una deroga, in sostituzione degli orsi dal collare e delle bertucce del Madagascar, sebbene si debbano semplificare gli esercizi, troppo complessi per questi manzi allevati. In via alternativa, come esca per lo studio degli squali e coccodrilli marini, che comunque sputano la preda appena assaggiata. Se nei prossimi anni, nonostante ogni mezzo, non si riuscirà a contenere la produzione continua di questi rifiuti tossici, si rischierà l'intervento limite dei servizi segreti para-statali, che potrebbero caricare tutto il prodotto su grandi carghi battenti bandiera liberiana, e spedirli nei paesi del terzo mondo. Ci auguriamo che non si arrivi a questi estremi e che quanto prima con opportuni impianti, stazioni di smaltimento eco-compatibili, si possa giungere alla produzione di energia pulita.