Guardiano del Faro

Post N° 860


Domenica pomeriggio, ore 16.30. Sono al mio solito posto di pace e pensieri. Treviso è riscaldata da un sole di fine estate che ti avvolge con dolcezza che sarebbe stata un'eresia snobbarlo. Questa mattina sono stata svegliata da Joseph, in un attimo dove anche il sogno più bello si sarebbe infranto davanti ai suoi tre suoni di campanello. Fuori, come ho letto da qualche parte, Dio aveva sdrodolato questo cielo così bello che non c'era che da ringraziarlo e perdersi nella tua tazza di lattecaffè e briosche alla crema che tutto aveva un gusto particolare. Odore di serenità e pace tra le pareti. Copro gli occhi sereni con lenti oscure, voglio tenermi solo per me questo scatto di vita che sta cambiando nuovamente nonostante le mille difficoltà di istanti che sembrano non voler mai cambiare o semplicemente diventare ricordi. Nella mente note che ricordano e trasformano ogni tuo senso in un brivido che riconosci solo tu. Le mie piccole aspettative di un estate che se ne va hanno anocra il profumo di creme dopo sole, di piedi nella sabbia e sapore di salsedine sulla labbra che nonostante tutto accarezzano le tue sensazioni come dolci istanti. Viaggiare. Ecco questo farò ancora. Viaggiare. percorrere la mia mente facendomi cullare in quei posti così scomodi del treno non solo per la mente. Velocità. Ecco, ancora. Velocità per non perdermi troppo con i pensieri e restare incatenata a lungo senza capire che basta poco per scrollarmi tutto come delle piccole bricciole dall'abito dei sogni, stringere i denti e ritornare a sorridere. Tra qualche giorno stacco la spina da questa città  e andrò via. In questo anno di orme lasciate nella sabbia e svanite  con l'alta marea, c'è stata una persona che giorno dopo giorno ha avuto la cautela di avvicinarsi al mio riparo sempre con sorrisi e genuità. In pocchissimi mesi qualcosa che era solo parole si era trasformato in racconti di quotidianità, così due sguardi distanti si sono ritrovati uno di fronte all'altro, vicini, cercando di ritagliare in questi istanti distratti un vero contatto. Tu che hai curato le mie ferite e aiutata a volare anche quando la tua stessa ala era ferita e sanguinava nel silenzio. Tu
che ai miei silenzi hai sempre saputo rispondere con dei sorrisi veri. Tu che in me hai trovato riparo nonsotante il mio luogo di pace non fosse il più idoneo e accogliente...tu...io... NOI che ancora oggi contiamo le ore che ci dividono per abbracciarci e parlarci così come sappiamo noi. ...saprò essere riparo fraterno e conforto ...saprò essere anche nelle piccole tempeste faro per non farti sentire mai sola perchè ci accompagneremo sempre come una promessa, perchè come mi hai insegnato "L'amicizia è un' anima sola che vive in due corpi..." Ti voglio bene mia piccola Ala Amica, ti voglio bene Sandra. Non dimenticarlo e a breve la tua piccola puffa rossa sarà con te. Ormai il sole sta andando via, l'acqua davanti a me riflette un sole che abbandona questa domenica diversa solo nei modi e non negli animi. Per questa volta il tramonto ha un sapore nuovo è un attimo in meno per rivederci. Sto arrivando...