Guardiano del Faro

Nel copyright della mia mente (V parte)


" Hai presente quando un mattino ti svegli e guardandoti nello specchio ti rendi conto che la vita è davvero una partita da giocarti con l'asso nella manica?" Aveva iniziato così quella sera Mag. Avevo negli occhi qualcosa che faceva male, una sorta di rabbia che non riusciva a far uscire fuori. Era nervosa. Aveva chiesto di non restare seduta, almeno quella sera non ci riusciva. Andava su e giù su quel pavimento di moquete. Gesticolava riportando esempi su esempi, Matt quella sera sembrava non trovare spazio tra i suoi pensieri, lei continuava come se il tempo fosse solo il suo e Matt la lasciò fare. Mag si fermò dopo un pò lo guardò dritta negli occhi erano a pochissimi centrimenti, entrambi sentivano il respiro dell'altro " Matt io questa vita non la voglio più, non la voglio più mi hai capito!?" E pianse. Matt la strinse a sè, come si protegge una figlia. Mag si liberò dopo poco, odiava essere così debole, odiava lei in quei momenti così privi di vere difese, il suo asso nella manica non era mai quello vincente. Aveva gli occhi marchiati dal mascara consumato come quei ricordi che avevano aperto ferite che chissà in quale spazio aveva gettato per non scovare più, invece non puoi nascondere segreti così grandi in luoghi tanto vicini. Alcuni specchi non concedono nulla di diverso. Andò via così silenziosamente, senza quel sorriso che indossava ultimamente. Alle spalle scie di emozioni che avrebbero bruciato tutta la notte in un fuoco che, forse, finalmente, avrebbe dato vita a della cenere di vita nuova.