Guardiano del Faro

Nel copyright della mia mente [VI p.]


Sembrava che dall'ultima volta le giornate fossero passate col contagocce, ogni secondo è durato una vita e invece rieccola lì in perfetto orario con l'ordine del giorno : spegnere le paure. Era una di quella sere che non sapeva cosa credere, tipo quando ci si perde in quei mercatini con oggetti che non prenderai e chissà speri di trovare qualcosa in offerta tipo i tuoi pensieri. Tolse il cappotto, sistemò il suo baricentro di sensazioni su quella poltrona di sempre, e lo guardò muta con gli occhi che avevano tutt'altro che restare lì rinchiusa in pareti che ormai avevano udito ogni sua piccola vittoria come crisi. Matt si accorse di tutto questo e riprese quella vecchia stella dalla scatola dei ricordi e iniziarono. Parlarono come ad un interrogatorio, come se non si conoscessero, come se il vuoto tra di loro fosse condiviso da un vetro che non faceva percepire se non lo stesso suono di quelle frasi dette così, alle volte, anche sottosopra. Mag mantenne una linea di difensiva quasi da perfetto schieramento di guerra. Non fece un passo che fosse sbagliato che potesse far capire. Parlò dei suoi pensieri così scombinati, di come alle volte le persone di cui ci fidiamo possano tradirti solo per ridere beffardi di un proprio errore. Non le scappò nemmeno un sorriso quella sera e mentre tra le sue dita quelle piccole punte giravano come da tornaconto di istanti, Mag parlava e pensava, alzava lo sguardo per rendersi conto che non fosse sola, che ci fosse qualcuno che dall'altra parte la stesse ascoltando, che il tempo questa volta non sarebbe bastato, che non si sarebbe voluta trovare a essere nella situazione del dottore e il paziente. Ma tutto ha un tempo, una durata e una fine. La sua era appena arrivata quando al polso di Matt suonò l'ora precisa del sipario di vecchie e nuove sensazioni. Rientrò silenziosamente nel suo rifugio e nei suoi disegni punte di stelle che ricordavano che non si è mai troppo stanchi per disegnare sogni nuovi che hanno anche sapori di ieri. Chiuse gli occhi con quell'immagine nella mente. Chiuse gli occhi. Chiuse.