Guardiano del Faro

Nel copyright della mia mente [ VII pr]


Stanca di animo arrivò nel giorno in cui avrebbe voluto raccogliere i suoi pensieri segretamente senza condivisione alcuna, aveva provato ad avvisare Matt  di poter spostare l'incontro ma non vi fu ragione. Aveva le spalle curvate, le braccia pensolanti tra le gambe, gli occhi coperti dai suoi capelli. Da cosa si stava proteggendo questa volta, Mag? Lo guardava fissa in silenzio, ogni tanto muoveva le sua labbra chiuse, cucite, nessun suono quella sera arrivava. " Restiamo in silenzio tutta la sera Mag? Proviamo a dire qualcosa?" Nulla, silenzio. Si avvicinò al suo tavolo, appoggiò adesso il suo mento sostenendolo sulle mani lo fissò e poi sospirando " Sono in frastuono, Matt, davvero tanto!" Matt gli fece cenno con la testa di continuare ma non ebbe altre parole dirette, Mag dalle sue tasche prese un foglio di carta giallina, una biro nera segnava quelle righe, Mag chiese di leggergli qualcosa e di aiutarla a capire, Matt girò la sua sedia e restò in ascolto."...Ci sono giorni in cui ti senti come i braccialetti della fortuna, non vedi l'ora di essere indossato e che qualcuno con te esprima un desiderio, il più bello e poi chissà aspetti giorni, mesi, anni e si spezza. Sei felice perchè la leggenda dice che adesso si esprimerà, che quello che hai legato nello spezzarsi diventerà parte di te, contradittorio, qualcosa che si rompe come può legare? Io di braccialetti della fortuna ne indosso uno. E' del colore dell'amore, è nascosto, non si vede ma buffamente non ricordo nè il desiderio tanto meno chi mi ha fatto tale pensiero. Ora mi chiedo se solo domani si rompesse cosa potrei mai legare? Qualunque cosa io possa abbracciare potrebbe essere il desiderio che non conosco. Ogni tanto lo vedo sbiadirsi nei silenzi che conosco solo io, alle volte stringe forte, altre sembri che scappi via con i sogni. Spesso ho pensato di tagliarlo, che comunque non ho mai sentito questo legame mio. Ma poi mi sembra che è come se togliessi qualcosa a lui, qualcosa che anche se indosso io non è mio per davvero. Sto proteggendo un sogno in cui non mi riconosco. Non adesso almeno.Ma quello che mi chiedo come si fanno a riconoscere i sogni che hai tenuto talmente segreti da aver perso la memoria? Io lo vedo adesso quel filo sottile, rovinato nel tempo e ci gioco col dito come a volerlo liberare, ma è forte e resta nonostante quello che c'è dietro: una storia ancora da scrivere. ..."Lo piegò in quattro e lo lasciò sul tavolo. Guardò Matt attendendo qualcosa che potesse lasciarla andare. Qualche minuto e  " Non vi è storia che non è stata ancora scritta se non quella che vogliamo raccontare."  Un sospiro lungo qualche secondo, prese il suo cappotto, era freddo fuori, tanto, attraversò la città muta come quei pensieri che in quella sera che sembrava già lontana le  fece dama di compagnia.