LIBERI

Una Vita Spezzata


AREZZO - È indagato per omicidio colposo Luigi Spaccatorella l'agente della polizia stradale che domenica ha sparato e ucciso in un'area di servizio sull'A1 il tifoso laziale Gabriele Sandri.
«Il magistrato, nel nominare il consulente tecnico per gli accertamenti irripetibili durante l'autopsia - rende noto la questura di Arezzo - ha notificato all'operatore di polizia il reato di omicidio colposo. È questa una prima conclusione giudiziaria a seguito della ricostruzione dei fatti iniziata nel pomeriggio di ieri e protrattasi fino a tarda notte». Ma «c'è la possibilità che la rubricazione di reato di omicidio colposo possa avere una evoluzione peggiorativa» ha detto il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe, durante la conferenza stampa precisando che in base ai primi esiti delle perizie «uno dei due colpi è stato sparato ad altezza uomo, il perchè lo stabiliremo». Intanto è stata ritrovata l'ogiva addosso al giovane Gabriele Sandri. Il proiettile è compatibile con uno dei due bossoli sparati dall'agente. Ora si cerca il secondo.
«OGGETTI USATI PER LA RISSA» - Nell’area di servizio di Badia al Pino in direzione Nord «sono stati ritrovati oggetti atti a offendere, forse usati per la rissa» ha detto il questore di Arezzo, spiegando che si trattava «ombrelli, un paio di coltelli, biglie, sassi». Giacobbe tuttavia ha spiegato che non c’è la certezza che questi possano essere stati utilizzati nel corso della rissa che si è verificata a Badia al Pino, ribadendo che le automobili presenti erano almeno due, forse tre: una era la Renault dei ragazzi laziali, l’altra, che non è stata ancora rintracciata, sarebbe «una Mercedes Classe A scura, probabilmente nera, con danneggiamenti alla fiancata destra e al tettuccio».
«INTERVENTO MALDESTRO» - Il capo della Polizia, Antonio Manganelli ai microfoni del Tg1 ha poi spiegato che il poliziotto che ha sparato «nulla sapeva delle ragioni del litigio e della rissa che si era creata e dunque non interveniva nell’ambito del contrasto alla violenza nel mondo dello sport». L’intervento di Spaccatorella, il poliziotto dalla cui arma è partito il colpo mortale, «evidentemente - ha detto Manganeli - è stato maldestro, perché ha provocato da parte di una persona che era lì per portare legalità, non certo per portare lutti, la morte tragica di un povero ragazzo».
AUTOPSIA - Intanto per tutta la giornata proseguirà la ricostruzione della vicenda da parte degli investigatori, in attesa anche degli esiti delle perizie balistiche e dei rilievi svolti dalla polizia scientifica nell'area di servizio. nel pomeriggio è prevista l'autopsia sul corpo di Gabriele Sandri. Domenica l'agente di polizia che ha sparato è stato ascoltato per tutto il giorno dal pm che conduce le indagini, Giuseppe Ledda. Davanti al pm anche i quattro tifosi laziali che si trovavano in auto con Sandri.PELLEGRINAGGIO NELL'AREA DI SERVIZIO - Un vero e proprio pellegrinaggio di tifosi lunedì mattina nell'area di servizio Badia al Pino ad Arezzo, dove è stato ucciso Gabriele Sandri, il tifoso laziale. Ad un cartello stradale vicino al luogo della tragedia sono state annodate diverse sciarpe di squadre italiane, soprattutto della Roma. Alla base del cartello ci sono foto, biglietti e pelouche. «Un essere indegno ti ha spezzato la vita», è scritto in un messaggio, mentre un secondo firmato da un ultrà napoletano recita: «Nel cielo biancazzurro brilla una stella, Gabriele non ti dimenticheremo». Appuntato ad un pelouche c'è un biglietto con scritto: «Un saluto dalla gradinata rossoblù del Genoa».
Arrivederci Grande Gabriele!!!!