Stimolare il cervello per combattere la depressione ___________Usare elettrodi impiantanti per attivare alcuni circuiti neuronali può avere potenti effetti antidepressivi a lungo termine. Ma non si può parlar ancora di una cura 05 gennaio 2012 di Anna Lisa Bonfranceschi Un elettrodo impiantato nel cervello, capace di stimolare i circuiti neuronali e limitare i sintomi della depressione.Fino a due anni dopo l’inizio della terapia. Sono questi i risultati raggiunti da Helen Mayberg della Emory University in Atlanta (Georgia) e del suo team di ricerca pubblicati su Archives of General Psychiatry. I primi a mostrare come la stimolazione elettrica del cervello riesce, a lungo termine, là dove le terapie tradizionali - farmacologiche e cognitive - contro la depressione profonda spesso falliscono. Anche se non si tratta ancora di una cura, precisano gli scienziati. “Uno dei maggiori traguardi raggiunti negli ultimi dieci anni è stato capire che la depressione è una malattia che colpisce i circuiti cerebrali”, ha spiegato a Nature News Thomas Schlaepfer, psichiatria dell’ Uni
L'elettrostimolazione cura la depressione
Stimolare il cervello per combattere la depressione ___________Usare elettrodi impiantanti per attivare alcuni circuiti neuronali può avere potenti effetti antidepressivi a lungo termine. Ma non si può parlar ancora di una cura 05 gennaio 2012 di Anna Lisa Bonfranceschi Un elettrodo impiantato nel cervello, capace di stimolare i circuiti neuronali e limitare i sintomi della depressione.Fino a due anni dopo l’inizio della terapia. Sono questi i risultati raggiunti da Helen Mayberg della Emory University in Atlanta (Georgia) e del suo team di ricerca pubblicati su Archives of General Psychiatry. I primi a mostrare come la stimolazione elettrica del cervello riesce, a lungo termine, là dove le terapie tradizionali - farmacologiche e cognitive - contro la depressione profonda spesso falliscono. Anche se non si tratta ancora di una cura, precisano gli scienziati. “Uno dei maggiori traguardi raggiunti negli ultimi dieci anni è stato capire che la depressione è una malattia che colpisce i circuiti cerebrali”, ha spiegato a Nature News Thomas Schlaepfer, psichiatria dell’ Uni