IL MURO BIANCO

C'erano una volta gli sports estremi...


 Ho sempre guardato agli amanti/praticanti degli sports estremi con un misto di ammirazione e sospetto. Ammirazione (da non confondersi con invidia) perchè non avrei mai il coraggio di praticare uno qualiasi di questi sports (unica eccezione il free clymbing). Figuriamoci, mi caco addosso solo a VEDERLE, le montagne russe! Il sospetto deriva dalle motivazioni: sfidare le proprie paure (mah!), scoprire i propri limiti (ri-mah!), bisogno di sensazioni forti (tri-mah!). Continuo a pensare, pur rendendomi conto che è un pregiudizio, che queste persone abbiano fondamentalmente BUONTEMPO. Ora, la vita già di per sè - in quanto tale - non mi pare affatto noiosa. Lavorare, far quadrare i conti, l'affitto, il mutuo, arrivare a fine mese, i figli...come si fa ad annoiarsi?? Emozioni forti? Io ho avuto una vita discretamente "agitata", ma nulla di eccessivo. Cambi di lavoro, qualche lutto, qualche amore fallito, qualche bella soddisfazione, qualche amico/a sparito nel nulla. Insomma, non sono cose che mi sono scivolate via senza lasciare traccia e relativa cicatrice E cose di questo tipo, mi pare che trasmettano sensazioni (positive o negative che siano) non indifferenti. Non so, ma secondo me già il fatto di VIVERLA sta vita, sia sufficentemente estremo. E forse anche coraggioso. Credo che i veri limiti che meritano di essere superati, siano quelli del cuore e della mente, e non del corpo in senso più generale. E visto che considero la vita un dono inestimabile, non ci vedo un senso nel metterlo alla prova. E' come se vi regalassero un oggetto bellissimo, che desideravate tanto. E voi, che fate? Lo buttate giù da un balcone "per vedere se si rompe/per veder se resiste all'urto"??? Ripeto: mah!