IL MURO BIANCO

C'erano una volta i manga...


Ho due nipoti (9 e 6 anni), quindi mio malgrado ho a che fare con gli odierni cartoons e relativi gadgets: trottole rotanti, carte da gioco con punti di forza (platinate, dorate, in 3-D, cromate), mostruosi robot mutanti e quant'altro. Pensavo a come sono cambiati i manga con il tempo. Ci avete fatto caso che quelli odierni, sono assai svilenti per noi comuni mortali? Intendo che quasi tutti i protagonisti/eroi dei manga sono persone normalissime (nella peggiore delle ipotesi dei veri e propri sfigati), ma che grazie a strani poteri (spesso magici) diventano superfighi e invincibili. So che un bambino non si pone il problema, davanti a tre ragazzine in zeppe vertiginose, che all'occorenza si tramutano in streghe dotate di poteri cazzuti. Ma da adulto mi chiedo perchè vada tanto di moda passare questo messaggio subliminale: da normale non vali un cazzo, hai una vita del cazzo. Ma grazie alla magia diventi...già, cosa diventi?? Più umano? Migliore? E' come se, così come siamo, non bastassimo. Non valessimo una emerita pippa. Pensiamo al successo di Harry Potter. Non riesco a non collegare questo maghetto a tanti altri manga che i bimbi vedono, e a cui probabilmente si assuefano. O alle Witch, alle Wimx, alla cara vecchia Sailor Moon, e ancora prima a Creamy (solo per citarne alcuni). Ciò che sei è banale, inutile, noioso; ci vuole altro! Ecco, questa sorta di messaggio che passano i manga mi inquieta un po', perchè propone un modello di essere umano sfigato e perdente, che da solo non può nulla. Senza una formula magica, senza una bacchetta magica. Senza avere la possibilità di trasformarsi in qualcun'altro. O qualcos'altro. A me pare triste, molto triste.