IL MURO BIANCO

Applauso e inchino...


C'è una cosa, nella disfatta calcistica della nostra nazionale di calcio ad opera dell'Olanda, che mi ha colpito più di tutto. Più della sonora batosta, più del nervoso per aver giocato così male, più dei soliti commenti del cazzo del dopo-partita. Nel primo tempo, quando si era ancora sullo zero a zero, l'attaccante dell'Olanda Ruud Van Nistelrooy, riceve palla al limite dell'area. Scatta dentro all'area, affrontato dalla perentoria uscita di Buffon. In scivolata Buffon tocca l'attaccante che incespica. Ma non cade, non si butta, non urla come se gli avessero appena infilzato qualcosa in un punto che potete immaginare. Con tenacia riesce a rimanere in piedi e a proseguire l'azione, finita poi con un nulla di fatto. Per quanto sia stato involontario, il tocco di Buffon (ai danni dell'attaccante) c'è stato. Se fosse caduto, quasi certamente qualsiasi arbitro avrebbe dato rigore, senza pensarci troppo. Si era ancora sullo zero a zero, ci tengo a ricordarlo. Al suo posto, uno dei nostri attaccanti si sarebbe tuffato in volo d'angelo come il più acrobatico e navigato dei wrestler. O stuntman. Applausi e inchino a Van Nistelrooy che, oltre a darci una lezione di calcio, ci ha dato anche una lezione di onestà sportiva.