IL MURO BIANCO

Secondo tempo.


Ebbene si, le ferie sono finite. Intendo quelle in cui si riempie una valigia, fino a vederla vomitare, di cose che non ti servono e  che probabilmente non userai. E si parte. Rimarrà il dolce ricordo delle prime vere ferie con Lei, le prime vere ferie fatte con qualcuno che non sia un caro amico che beve come un'autoclave, non ti sveglia alle 6 di mattina per accendersi una sigaretta, non scoreggia come un mantice (a quello c'ho pensato io). Insomma, le prime ferie passate solo con una donna invece che con la cara compagnia di amici che conosci da una vita. E' chiaro che mi sono mancati, e spero che si stiano divertendo in Sardegna. Lo spero di cuore. Ma queste ferie non le avrei scambiate con nessun'altra cosa. E sopratutto con nessun'altra persona. C'è il tempo della bisboccia. E quello dell'ammmmmòre. Ora voglio godermi il secondo tempo di questo film che è la mia vita. E in ferie me lo sono goduto, potete credermi.  Con tutto il bene che posso volere agli amici, non è lo stesso svegliarsi la mattina con accanto Lei. Non è lo stesso sentire l'odore del suo respiro. Non è lo stesso cenare assieme parlando della giornata appena trascorsa. Non è lo stesso friggere al sole uno accanto all'altra, come pacifiche lucertole che scelgono di dividere/condividere lo stesso muretto. Lo stesso sole. Non è lo stesso accarezzarle la schiena o le gambe, e stupirsi ogni volta della morbidezza della pelle, del suo calore, del suo profumo. Del suo esserci sempre e comunque, nonostante il mio carattere non sempre facile da gestire e accettare. Rimarranno le lunghe camminate al sole, faticose ma così rigeneranti. Rimarranno le sporconate che ho tirato in macchina, nel vedere che l'italiano medio al volante è semplicemente un criminale. Rimarranno i vicoli lunghi e stretti di quei cinque paesini incastonati tra anse e roccia che conosciamo come "5 Terre". Rimarrà lo splendido mare dai suoi colori mutevoli e cangianti. Rimarrà l'odore di sudore e i piagnistei del bimbo rompicoglioni di turno, mentre sul treno ci si spostava da un paese all'altro. Rimarranno i cani, di tutte le taglie e razze, che accompagnavano - chi scodinzolando, chi ansimando - i rispettivi padroni nel loro pigro e turistico girovagare. Rimarrano le sigarette fumate sul balcone, con il piacevole sottofondo del cronista che racconta l'impresa olimpica del giorno, mentre sui fornelli cuoce sfrigolando una bistecca. Se avrò un attimo (di voglia, s'intende) metterò qui alcune delle foto scattate in questa splendida settimana. Bollente e tirata. Rilassante e intensa. Salata e profumata. Dolce e coccolosa. Non me ne vogliano i miei amici, ma questo secondo tempo mi piace parecchio.